Busto Arsizio - 06 aprile 2025, 12:52

Largo Ramelli, Fratelli d’Italia al Pd: «Divisivo? Noi abbiamo cercato il confronto»

La replica alle critiche della segreteria dem. Massimo Rogora: «Avevamo suggerito invano di intitolare uno spazio lì vicino anche ad altre vittime di quegli anni». Cozzi cita le offese contro le forze dell’ordine ascoltate durante una manifestazione in centro: «Questo è “divisivo”, non il ricordo di una vittima degli anni di piombo». Polemiche per la bandiera palestinese issata davanti al monumento ai Caduti

Da ieri a Busto Arsizio c’è largo Ramelli (leggi qui). L’intitolazione era stata preceduta dalla protesta del Partito Democratico che, in una nota congiunta delle segreterie comunale e provinciale, aveva espresso «forte contrarietà di fronte alla scelta della maggioranza di procedere a un’intitolazione parziale e divisiva» (leggi qui).

Il giorno dopo a intervenire è Fratelli d’Italia, il partito promotore della mozione che ha portato all’intitolazione. Lo fa attraverso i propri esponenti in consiglio comunale. Massimo Rogora dice che FdI aveva cercato una soluzione unitaria, mentre Francesco Attolini stigmatizza polemiche «assurde e fuori luogo». Claudia Cozzi, invece, si sofferma sulle frasi contro le forze dell’ordine ascoltate durante una manifestazione in centro e chiama in causa il segretario cittadino dem Paolo Pedotti: «Mi piacerebbe chiedergli che cosa ne pensa. Credo che sia più “divisivo” quello che si sente durante certi cortei piuttosto che l’intitolazione a una vittima degli anni di piombo».

La replica

Intitolazione «parziale e divisiva»? Rogora non ci sta. «Da consigliere di Fratelli d’Italia – afferma – mi dispiace leggere certi articoli. Prima ancora della mozione, c’erano stati dei contatti col Pd, col capogruppo Maurizio Maggioni. Su richiesta del nostro presidente di circolo Alberto Falciglia, avevo comunicato la volontà di dedicare uno spazio a Ramelli, chiedendo se loro volessero intitolare ad altri un altro luogo».

In particolare, «noi avevamo pensato a Fausto e Iaio (due militanti di sinistra, ndr), citati insieme a Ramelli da Ignazio La Russa nel discorso di insediamento come presidente del Senato. A queste altre due vittime si sarebbe potuto intitolare la rotonda poco distante da quella che oggi porta il nome di Ramelli. Due luoghi uniti da un ponte, che li avrebbe collegati anche idealmente. Ma era solo una proposta, fatta con l’idea di una doppia intitolazione che chiudesse nel 2025 questa “guerra” tra destra e sinistra».

In commissione e in consiglio comunale, la minoranza contropropose di pensare a uno spazio per tutte le vittime degli anni di piombo. «Io però mi dissi contrario a fare un “minestrone”», ricorda Rogora, che oggi interviene per «rimandare le accuse al mittente. Noi volevamo dialogare e fare una cosa unitaria, se loro non hanno voluto, non posso poi leggere sui giornali certe cose. Non è vero che non si è cercata la condivisione».

«Trovo assurde e fuori luogo le polemiche che qualcuno vuole cercare sul nuovo largo Ramelli a Busto – afferma Francesco Attolini, altro consigliere comunale di Fratelli d’Italia –. Si riesce a far polemica anche sull’omicidio di un ragazzo innocente. Una macchia indelebile nella storia dell’estrema sinistra, che qualcuno voleva coprire, ma la verità va raccontata sempre. Sergio vive nei nostri cuori e anche per le strade di Busto. Fatevene una ragione, per sempre».

L’episodio

Sempre ieri, ma in questo caso nel pomeriggio, nel centro di Busto si è tenuta una manifestazione contro il riarmo in Europa (leggi qui).
«Ero in piazza Santa Maria insieme a mio figlio e ho sentito dal corteo cori contro le forze dell’ordine – racconta Claudia Cozzi, a sua volta consigliera comunale di Fratelli d’Italia –. Mi piacerebbe chiedere al consigliere Pedotti che cosa ne pensi di certi personaggi, che fanno parte più del loro elettorato che del nostro, rivolgere dei messaggi contro le forze dell’ordine. Lo sento usare le parole “divisivi” o “fascismo”. Credo che sia più “divisivo”, per usare questo termine, e di incitamento all’odio quello che si sente durante certi cortei piuttosto che l’intitolazione di un largo a una vittima degli anni di piombo. C’è chi è ancora lì a vedere se fosse di destra, quando parliamo di un ragazzo di 18 anni morto dopo 48 giorni di agonia».

Nel corso della manifestazione è stata anche issata la bandiera palestinese davanti al monumento ai Caduti in piazza Trento e Trieste. «L’ho trovato oltraggioso – afferma Cozzi –. Un gesto senza senso davanti a quel monumento. Non ho nulla contro la manifestazione, che secondo me lascia il tempo che trova, ma sono sempre a favore di chi porta avanti le proprie idee. Ma le manifestazioni devono essere rispettose e la bandiera palestinese davanti al monumento ai Caduti, dove invece farei sventolare sempre il tricolore, è offensiva, come lo sono gli slogan contro le forze dell’ordine, che incitano all’odio».

Riccardo Canetta