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Economia | 01 aprile 2025, 12:11

Analisi del mercato del lavoro varesino: occupazione ai massimi, ma con segnali di stabilizzazione

Nel 2024 il numero di occupati in provincia di Varese ha raggiunto un nuovo massimo, ma con una crescita più moderata rispetto al 2023. Nonostante una buona performance complessiva, emergono sfide legate all'occupazione femminile, ai giovani e all’aumento della cassa integrazione. Focus dell’Ufficio Analisi Economiche di Camera di Commercio di Varese

Il presidente di Camera di Commercio Mauro Vitiello

Il presidente di Camera di Commercio Mauro Vitiello

Camera di Commercio di Varese presenta un'analisi del mercato del lavoro locale a partire dagli ultimi dati Istat disponibili su Osserva. 

Nel territorio varesino, nel 2024 il numero di occupati raggiunge un nuovo massimo di 392 mila, superando di quasi 10 mila unità il dato del 2018, sebbene con una crescita meno intensa rispetto al 2023. Questo minor slancio suggerisce che il mercato del lavoro abbia raggiunto una fase di stabilizzazione: il tasso di occupazione del territorio, infatti, si conferma costante, attestandosi al 68,9%, restando in linea con il dato regionale (69,4%) e risultando ben al di sopra della media nazionale (62,2%).  Anche il tasso di disoccupazione si mantiene invariato al 3,6%, in linea con la media lombarda (3,7%) e inferiore al dato nazionale (6,5%). 

Dopo anni di calo successivi al picco post-pandemico del 6,6%, il livello attuale di disoccupazione si avvicina a valori considerati fisiologici, legati a momenti di transizione lavorativa, alla ricerca temporanea di nuova occupazione o a problemi di mismatch tra competenze richieste e qualifiche disponibili.   

L’andamento del mercato del lavoro varesino si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da un incremento dell’occupazione nonostante la bassa crescita del PIL che si spiega con l’attuale fase di transizione e ricambio generazionale. Le imprese, infatti, sono impegnate nell’introduzione di nuove competenze per affrontare le sfide della transizione digitale e ambientale. Inoltre, molte aziende del territorio stanno adottando strategie per compensare le prossime uscite per pensionamento, attivando percorsi di affiancamento per i nuovi assunti, in previsione di una riduzione degli organici nei prossimi anni. 

A questo si aggiunge un calo demografico delle nuove generazioni in ingresso nel mercato del lavoro che rende più complessa la sostituzione dei lavoratori anziani. Nonostante la buona situazione del mercato locale si evidenziano alcuni segnali di cautela legati all’occupazione femminile, all’inserimento dei giovani nel mondo lavoro e all’aumento del ricorso alla cassa integrazione guadagni. Nonostante l'aumento dell’occupazione femminile locale, infatti, il divario di genere rimane significativo, con un gap di oltre 14 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione nella fascia 15-34 anni si attesta al 9,5%, un valore superiore alla media lombarda (6,1%), ma inferiore al dato nazionale (11,8%). Un altro aspetto importante è la crescita delle ore di cassa integrazione totale autorizzate, che nel 2024 hanno superato i 13 milioni, segnando un incremento del 22,4% rispetto all’anno precedente. 

L’aumento più rilevante viene registrato all’interno del settore della meccanica, che ha visto una crescita da 2,8 milioni di ore nel 2023 a oltre 5,9 milioni nel 2024, rappresentando il 45% del totale provinciale.

"I dati mostrano chiaramente come il mercato del lavoro varesino abbia raggiunto livelli occupazionali molto elevati, segnale di un tessuto economico resiliente e dinamico. Tuttavia, il rallentamento della crescita e alcuni casi di crisi aziendale richiedono una riflessione sulle prospettive future - sottolinea il presidente di Camera di Commercio Mauro Vitiello -. Dobbiamo interrogarci su come mantenere questa solidità e al tempo stesso creare nuove opportunità, soprattutto per i giovani e per le donne, due categorie che ancora incontrano difficoltà nel pieno inserimento lavorativo. 

Inoltre, la crescente difficoltà delle imprese nel reperire profili adeguati ci conferma l’urgenza di rafforzare il collegamento tra formazione e lavoro, accompagnando le aziende nei processi di trasformazione digitale e ambientale. Serve una strategia condivisa che metta al centro le competenze e l’innovazione per garantire al nostro territorio una crescita sostenibile anche nei prossimi anni". 

c. s.

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