Una sola notte non può bastare a dimenticare le intense emozioni, ancora una volta a tinte biancorosse, vissute ieri sera alla e-work Arena di Busto. All'interno di un'annata entusiasmante e coinvolgente, al termine dell’ultimo match ufficiale per la Uyba (LEGGI QUI), si è vissuto, inaspettatamente per alcuni versi, il momento più commovente di una stagione che non è stata per nulla avara di forti sentimenti. Al centro del campo, la capitana biancorossa delle ultime due stagioni, Giuditta Lualdi, ha annunciato il suo ritiro dalla pallavolo giocata, suscitando una commozione profonda tra i circa 1.500 spettatori presenti sugli spalti. Il pubblico ha reso omaggio alla numero 8 con un caloroso abbraccio collettivo, testimoniando affetto e stima nei confronti dell'atleta.
«Sono emozionatissima», ha dichiarato Giuditta Lualdi. «Questa è ufficialmente la mia ultima partita di pallavolo, l’ultima in questo palazzetto che amo e che è senza dubbio il più bello d’Italia, ve lo posso assicurare. Auguro a tutti di poter vivere un sogno come il mio. Dico a tutti voi di non avere paura e di avere il coraggio di scommettere su voi stessi: io ero qui nel 2012, l’anno del triplete, e mai avrei immaginato di giocare in questo campo, ma è successo. Grazie alla Uyba, al presidente Giuseppe Pirola per avermi dato la possibilità tre anni fa di far parte di questa squadra, grazie alle compagne, allo staff e a tutti i tifosi, cuore di questa casa e di questa famiglia».
Giuditta Lualdi, centrale di 186 cm, nata a Busto Arsizio il 13 settembre 1995, ha avuto una carriera significativa nel mondo della pallavolo. Dopo aver giocato in diverse squadre (tra cui Brescia e Chieri, con due anni anche alla Futura), Lualdi è arrivata alla Uyba nella stagione 2022/23, realizzando il sogno di giocare per la squadra della sua città natale.
Nel corso dei tre anni con la Uyba, Giuditta ha dimostrato una notevole crescita personale e professionale, contribuendo in modo significativo al miglioramento della squadra. Il suo impegno costante, sia in campo che fuori, l’ha resa un esempio per le compagne e un punto di riferimento per la società. Oltre alle sue performance sportive, Lualdi si è distinta per la sua partecipazione a iniziative sociali e benefiche sul territorio, dimostrando una grande sensibilità verso le esigenze della comunità.
In segno di gratitudine, Giuditta ha donato alla società la sua maglia da gioco in formato “scultura”, simbolo del profondo legame instaurato con il club e i tifosi. La Uyba Volley ha espresso il proprio ringraziamento con filmati proiettati sui maxi-schermi e una scritta di 120 metri “Grazie Giuditta, capitana per sempre!” sui led luminosi dell’arena, sottolineando l’importanza del contributo di Lualdi nel corso degli anni.
La sua decisione di ritirarsi segna la fine di un capitolo significativo per la Uyba e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di vederla giocare. L’eredità lasciata da Giuditta Lualdi continuerà a essere fonte di ispirazione per le future generazioni di pallavoliste. «Grazie Giuditta, per sempre capitana».
Poi, a festa finita, un'anticipazione su ciò che Lualdi farà in futuro: «Giuditta non può stare lontana dalla pallavolo e dalla Uyba, quindi io sarò qui. In seguito, definiremo meglio cosa significhi essere qui, ma sarò qui».