Dalla mattinata di oggi, domenica 30 marzo, chiunque transiterà in piazza Sant’Ilario a Marnate potrà fermarsi un momento per dedicare un pensiero ai propri concittadini scomparsi a causa della pandemia.
Nell’area verde che affianca lo spazio al centro del paese, infatti, l’amministrazione ha voluto piantare, in occasione della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime del Covid-19, un albero in ricordo di che perse la vita durante quei difficili anni.
«Oggi ci ritroviamo qui – ha spiegato il sindaco Marco Scazzosi – per ricordare le tante vite che il virus ha tragicamente portato via, ma anche per rendere onore ai sacrifici, alla solidarietà e alla resilienza che hanno caratterizzato i nostri giorni più bui.
La pandemia ha stravolto il nostro mondo, le nostre certezze e ci ha separato fisicamente, ma allo stesso tempo ci ha uniti emotivamente in una battaglia comune; oggi, quindi, siamo qui, uniti nella per ricordare che ogni vittima è una persona con una storia, una famiglia, un sogno, una presenza che manca nella nostra vita e nella nostra comunità.
Per questo, con la piantumazione di questo albero e l’inaugurazione di questa targa, vogliamo che il ricordo di tutti loro rimanga vivo e ci accompagni per sempre».
Difronte alla pianta messa a dimora in memoria di quanti persero la vita, infatti, è stata posta una targa che recita: “Perché nessuno possa vivere la solitudine nella sofferenza! Tu ci sei…” e l’area è stata decorata con una serie di biglietti sui quali erano scritti i pensieri degli alunni delle classi quinte della scuola primaria Gabelli.
«Piantare un albero ha un significato profondo – ha proseguito il primo cittadino – è simbolo di vita, di crescita e di speranza; le sue radici affondano nella terra, ma i rami si protendono verso il cielo, proprio come le memorie rimangono con noi per sempre, e ogni foglia che crescerà sarà una testimonianza della vita che continua, nonostante la morte, a germogliare, a crescere e a fiorire.
La frase posta sulla targa racchiude il significato profondo di questa giornata, abbiamo imparato che nessuno dovrebbe mai essere lasciato solo, perchè la solitudine nelle difficoltà, nella malattia, nella sofferenza, è una condanna insopportabile, e la solidarietà è l’unica risposta possibile al dolore. nessuno deve più affrontare la malattia o la sofferenza senza la vicinanza di chi può sostenerla».
Ed è anche per questo che l’amministrazione ha intenzione di continuare ad arricchire l’area verde posizionando, nel corso dell’anno, alcune pancine colorate, come promemoria non solo delle vittime della pandemia, ma anche di quelle della violenza sulle donne e delle malattie, creando sia uno spazio accogliente in cui riposarsi sotto le fronde dell’albero della memoria, sia un luogo che possa sensibilizzare e fungere da promemoria per chi lo frequenta.
«Oggi, più che mai, ci impegniamo a non dimenticare e a non lasciare che la sofferenza sia vissuta nell’indifferenza – ha concluso Scazzosi – ogni giorno dobbiamo pensare a come costruire un mondo in cui nessuno debba affrontare le difficoltà da solo, e le persone non siano lasciate nella solitudine.
Con questo gesto simbolico, poi, vogliamo rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto per noi, insegnandoci il valore dell’abnegazione, della cura e della solidarietà, come i medici, gli infermieri e tutti i lavoratori essenziali che non si sono mai fermati e che hanno messo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.
Piantando questo albero e collocando questa targa, non stiamo solo commemorando le vittime, ma ci stiamo anche impegnando, come comunità, a fare in modo che nessuno, mai più, debba affrontare la sofferenza nell’indifferenza, senza il conforto della vicinanza di chi lo ama e lo sostiene».