L'analisi logica? Un gran divertimento. Tanti ragazzi - ma anche adulti sulla scia dei ricordi - potranno avere una reazione scettica di primo acchito, ma la sfida di Lino Pinna è proprio questa: far giocare con uno dei terrori o quasi (storici) degli alunni.
Il musicista e animatore di Busto Arsizio ha maturato quest'idea, prendendo spunto da una situazione che riscontra alle scuole medie: la carenza di giochi didattici per questa fascia, «è un po' considerata terra di nessuno». Di qui la decisione di «fare un gioco come una volta, dove bisogna guardarsi in faccia e scrivere». Ci ha messo un anno e mezzo, confrontandosi con insegnanti e ragazzi in particolare alle De Amicis, e l'ha proposto alle case editrici: la risposta positiva è arrivata dalla Erickson che lo lancerà il 18 aprile.
In un'era digitale, è la rivincita dell'analogico per così dire? Pinna ribadisce: ci sono carte, clessidra, occorre scrivere. Non ha voluto un gioco tecnologico o ancor meno una app. La cosa è talmente piaciuta che potrebbe nascere una serie, anche con altre materie, a partire dalla non meno temuta matematica. Il gioco è interattivo ma nel senso di una volta ed è rivolto ai ragazzi dagli 11 anni in su, che così possono allenarsi a riconoscere soggetti, predicati e complementi in modo dinamico. Così stimola la riflessione e il ragionamento e l'apprendimento appassiona i ragazzi, che giochino da soli o in squadra.
Con due mazzi di carte (Frase e Parola), i giocatori devono infatti costruire frasi grammaticalmente corrette e mettono da parte un tesoretto di punti. Il barattolo al centro del tavolo contiene le carte frase con riferimento a una struttura (tipo "Scrivi una frase con un complemento oggetto"), quindi bisogna ricorrere a una carta parola per crescere nell'esercizio e nei punti.
Lino Pinna ha dato la notizia sui social: «È un gioco di carte che permettererà ai ragazzi e alle ragazze delle scuole Media di imparare l'Analisi Logica in modo divertente Ringrazio la casa editrice Erickson per avere creduto in questa mia invenzione e tutte le insegnanti, gli studenti e gli amici con cui abbiamo testato e sperimentato il gioco in questi anni, arrivando così a realizzarne la versione definitiva. Credetemi, sono felice di aver costruito qualcosa di utile per i ragazzi e gli insegnanti, soprattutto in un momento come questo, dove più che mai c'è bisogno di tornare a vivere esperienze di aggregazione e di socialità. E poi, l'abbiamo provato anche noi da ragazzi: la Cultura diventa bella e piacevole se ci viene trasmessa in modo creativo, simpatico e appassionante. I giovani sono il nostro futuro, rispettiamoli e abbiamo fiducia in loro».