Due mondi diversi, un’unica passione per lo sport. A Busto Arsizio, il weekend del 29 e 30 marzo è stato animato da due eventi di grande rilievo: un convegno internazionale di Taekwondo e un corso sulla sicurezza ciclistica. Da un lato, i maestri delle arti marziali si sono riuniti per riportare il Taekwondo alla sua essenza tradizionale. Dall’altro, giovani ciclisti hanno imparato le regole fondamentali per gareggiare in sicurezza sulle strade. Due iniziative che, seppur diverse, hanno trasmesso un messaggio comune: lo sport non è solo competizione, ma anche rispetto, preparazione e crescita personale.
Taekwondo: un ritorno alla tradizione
L’evento al palazzetto di via Ariosto, organizzato dal Centro Taekwondo Busto Arsizio in collaborazione con Unitam e il comitato provinciale e regionale Endas, ha visto la partecipazione di 110 tra atleti e tecnici provenienti da tutta Italia e ospiti di spicco a livello internazionale. Presenti esperti come Hernando Reyes Mazabel (Spagna), Efstration Anastasios (Grecia), El Makki Belmardi (Francia), Micheal Mho (Irlanda), Jun Lee (presidente della Global Traditional Taekwondo Federation), oltre agli italiani Giovanni Sotgia, Luigi Signore e Tonino Deplano.
Vitale Monti, presidente regionale dell’Unione Taekwondo e Arti Marziali, ha sottolineato come questa disciplina, pur essendo diventata sport olimpico, abbia perso parte della sua essenza originaria. L’obiettivo della tre giorni dedicata al Taekwondo tradizionale, iniziata venerdì e conclusasi oggi, era proprio quello di riportarla alla sua “ortodossia”, valorizzandone la marzialità, la tecnica e la potenza. Il movimento globale nato in risposta a questa esigenza coinvolge già 160 paesi e si avvale della certificazione del Kukkiwon, l’istituzione internazionale di riferimento per il Taekwondo.
A Busto Arsizio, questa disciplina conta 74 iscritti, tra cui 54 bambini e molte bambine straniere che trovano nel Taekwondo uno strumento di crescita, integrazione e affermazione personale. «Lealtà e rispetto sono valori fondamentali che trasmettiamo ai nostri ragazzi», ha dichiarato Monti, evidenziando anche la presenza di numerosi membri delle forze dell’ordine, che praticano questa arte marziale per affinare le tecniche di autodifesa. Il centro, oltre agli allenamenti regolari, organizza anche corsi di difesa personale per donne, promuovendo lo sport come strumento di sicurezza e consapevolezza.
All'iniziativa è intervenuto il vicesindaco e assessore allo Sport Luca Folegani.
Sicurezza ciclistica: formare i giovani atleti
Ai Molini Marzoli, sabato si è invece tenuto il primo di tre incontri dedicati alla sicurezza nelle gare ciclistiche, rivolto ad allievi ed esordienti. Il corso, organizzato con il supporto della Federazione Ciclistica Italiana, ha avuto l’obiettivo di fornire ai giovani atleti le conoscenze necessarie per affrontare le competizioni su strada in modo sicuro e responsabile.
Enrico Fontana, presidente della Commissione nazionale direttori di corsa e della sicurezza, ha spiegato il ruolo della FCI nella regolamentazione delle gare e l’importanza di comprendere le norme che garantiscono la sicurezza degli atleti. I ragazzi, provenienti dalle province di Varese, Como, Lecco e Milano, hanno potuto approfondire temi cruciali come il rispetto del codice della strada, l’organizzazione di una corsa e le figure responsabili della sicurezza in gara.
Presente all’iniziativa Cinzia Ghisellini, vicepresidente del Comitato regionale di ciclismo.
Un filo conduttore
Seppur diversi nei contenuti, entrambi gli eventi hanno messo in evidenza l’importanza dello sport come strumento di formazione e crescita. Da un lato, il Taekwondo tradizionale ha riaffermato i suoi valori originari; dall’altro, il ciclismo ha promosso la consapevolezza e la sicurezza in gara. Due discipline che, con approcci differenti, insegnano il rispetto delle regole, la determinazione e l’importanza di una preparazione adeguata, valori essenziali per ogni sportivo e per la società.
Busto Arsizio, ancora una volta, si conferma città dello sport, capace di coniugare tradizione e innovazione, formazione e passione, creando momenti di aggregazione e crescita per atleti di ogni età.