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Valle Olona | 28 marzo 2025, 12:31

A Castellanza in scena “Dialogo immaginario di un folle...”

Nella serata di venerdì 28 marzo il castellanzese Renato Radaelli porterà in scena, all’interno degli spazi della cooperativa Circolo Familiare di Viale Lombardia, un monologo che si interrogherà sulla distanza tra il singolo individuo e la sua umanità. Durante la serata saranno raccolti anche fondi in favore di Emergency

Nella serata di venerdì 28 marzo la cooperativa Circolo Familiare Centro Culturale Polivalente di Viale Lombardia ospiterà, a partire dalle 21, un dialogo molto speciale, quello tra un folle, che si interroga sulla natura e sul percorso dell’uomo in questo nuovo secolo, e il poeta, scrittore, drammaturgo e regista Pier Paolo Pasolini.

A portare in scena il “Dialogo immaginario di un folle... ovvero, caro Pasolini dove va l'uomo di Dio” sarà il castellanzese Renato Radaelli, che spiega che «Il monologo è nato diverso tempo fa, e negli ultimi anni ci ho lavorato e l’ho perfezionato fino a raggiungere questa versione che venerdì porterò per la prima volta sul palco.
Durante la scuola di teatro ho studiato a fondo Pasolini, e questo testo è frutto di una profonda ricerca, che mi ha portato a creare questo dialogo che lo vede interloquire con un folle, che gli pone le sue domande sul mondo che vive e vede al giorno d’oggi.
Del resto, osservando la nostra società e lo stato in cui si trova la figura di Pier Paolo Pasolini è tornata quanto mai attuale».

Tanti i temi che saranno trattati durante il monologo, tante le domande poste, che quasi mai riceveranno risposta, ma che offriranno preziosi spunti agli spettatori per riflettere non solo sul mondo che li circonda, ma anche sulla loro vita.
«La nostra ormai è la società dei consumi e dell’apparenza – prosegue l’autore – che sempre più sta aumentando la distanza tra il singolo individuo e il suo cuore, la sua umanità.
Una situazione che ci spinge, o almeno dovrebbe, ad interrogarci profondamente, a farci le domande che porterò sul palco e che farò direttamente anche ai presenti; domande che però non riceveranno risposte definitive, ma saranno spunti di riflessione che porteremo a casa con noi a fine serata.
I temi trattati saranno i più disparati, dandoci modo di investigare a fondo su chi siamo e su dove ci stiamo dirigendo come società».

Lo spettacolo, poi, avrà anche un risvolto benefico; alla fine del monologo, infatti, chi vorrà potrà lasciare un’offerta destinata a sostenere la preziosissima attività di Emergency in favore delle vittime della guerra e per la costruzione di un futuro di pace.
Ad accompagnare Renato Radaelli durante la serata saranno la musica dell’olgiatese Davide Brambilla e le scenografie di Ines Cappellari.

Loretta Girola

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