Il suo nome non lo trovavi sulle pagine dei giornali. I riflettori, si sa, se li prende chi ha ruoli di vertice o incarichi istituzionali. E Tiziano Canaglia, invece, nella sua lunghissima militanza in Forza Italia non si è mai nemmeno candidato come consigliere comunale.
Ma alle iniziative del partito, non soltanto nella sua Busto Arsizio, c’era sempre. Al fianco dell’amico fidato Orazio Tallarida, che ora ha deciso di seguire nella nuova avventura in Fratelli d’Italia.
«Seguo Orazio – spiega –. Mi dispiace lasciare quello che è stato il mio partito per quasi trent’anni. Ma non è più la Forza Italia di un tempo, mi riconosco in quello che ha scritto Tallarida» (leggi qui).
Canaglia si iscrive a Forza Italia nel 1996, un paio d’anno dopo la discesa in campo del Cavaliere. Nel ’98 si ritrova con l’attuale consigliere comunale Tallarida al primo congresso nazionale del partito ad Assago.
«E da allora non ci siamo più persi di vista – racconta –. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni». Una simbiosi, agevolata forse dalla comune fede interista oltre che dall’ammirazione per Silvio Berlusconi.
Incalcolabile il numero di iniziative a cui ha preso parte. Sempre dietro le quinte, montando e smontando gazebo, al freddo o col solleone. Un autentico “gregario” forzista, sempre pronto a darsi da fare per il partito senza chiedere niente il cambio.
Nemmeno il rimborso della benzina, in occasione delle “trasferte” che lo hanno portato in tutta Italia, da Milano a Bologna, da Roma a Napoli. E ovviamente ad Arcore, a un incontro con il leader a cui ebbe modo di partecipare grazie al “passo indietro” dell’amico Orazio che gli cedette il posto.
Una volta Tallarida lo ha chiamato verso mezzanotte: «Alle cinque di domattina prendiamo il pullman per Roma per partecipare a una manifestazione di sostegno a Berlusconi». E lui ha risposto di sì, come sempre.
In occasione di un’iniziativa a Firenze, Tallarida gli affidò la sua storica bandiera forzista (quella finita anche in un servizio di Porta a Porta, con le firme di tutti i big del partito, a partire da Berlusconi), e lui riuscì a farla autografare dal ministro Renato Brunetta.
E il consigliere comunale ha voluto che anche Canaglia, insieme alla presidente dell’assise cittadina Laura Rogora, firmasse il vessillo, destinato a essere conservato in una cornice.
Ora Canaglia li segue in Fratelli d’Italia. «Rimango con Orazio – spiega –. Ovviamente ho anche grande stima della presidente Meloni. E sono a disposizione del partito». Come sempre, d’altronde.