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Politica | 27 marzo 2025, 15:55

Sanità, Monti (Lega) «Sinistra guardi in casa propria, fanno solo demagogia. La nostra efficienza non è sinonimo di cretineria»

Il consigliere regionale della Lega, presidente della Commissione welfare di Palazzo Pirelli, risponde alle critiche del Pd sulla sanità, sottolineando le politiche sanitarie della sinistra in Emilia Romagna e difendendo l'operato della Lombardia. Monti evidenzia le differenze nei fondi sanitari e ribadisce l'importanza di tutelare i diritti dei lombardi

Sanità, Monti (Lega) «Sinistra guardi in casa propria, fanno solo demagogia. La nostra efficienza non è sinonimo di cretineria»

«Majorino e Roggiani guardino a casa loro: criticano Regione Lombardia sulla sanità mentre il loro partito in Emilia-Romagna ha imposto un’extra tassa ai cittadini aumentando sino a quattro euro a ricetta il ticket per l’acquisto dei medicinali. Come se non bastasse, hanno mantenuto gratuite le prime visite specialistiche solo per le famiglie con almeno due figli a carico fino ai 14 anni di età, escludendo tutti gli altri minori. Se questa è la concezione della sanità a sinistra c’è poco da stare allegri. Noi non accettiamo lezioni da questi cattivi maestri». Così il consigliere regionale della Lega Emanuele Monti, presidente della Commissione welfare di Palazzo Pirelli e responsabile nazionale sanità del partito replica alle critiche degli esponenti del Pd sulla sanità.

«Fa poi ridere la sinistra quando parla di Payback farmaceutico: attacca il governatore Fontana per il ricorso della Lombardia al Tar del Lazio contro il decreto che modifica i criteri di ripartizione tra le Regioni, dimenticandosi però che quella del riparto è una loro norma, messa a regime dai Governi di centrosinistra, gli stessi che hanno tagliato di 36 miliardi di euro la sanità pubblica».

«Fontana fa bene a far valere ai tavoli nazionali l’importanza della Lombardia che in campo sanitario è un’eccellenza. Ma efficienza non è sinonimo di cretineria. Guardando ai dati della distribuzione pro capite del Fondo sanitario nazionale si scopre che a fronte di una quota media di 2.146 euro a livello nazionale, la Lombardia ne ottiene 2.129. In altre parole, a ogni lombardo vengono tolti 16,99 euro rispetto al resto dei cittadini italiani. Giusto dunque far valere in tutte le sedi istituzionali le ragioni e i diritti dei lombardi» conclude Monti.

Redazione

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