“Una proposta di legge perché il governo Meloni stanzi le risorse per un fondo che consenta di ristorare lavoratori, pendolari, cittadini alle prese con i ritardi dei treni. Rimborsi automatici anche per i ritardi sotto i 30 minuti e indennizzi totali per quelli sopra le 2 ore”. Lo annuncia la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, vicecapogruppo alla Camera, durante il question time con il ministro dei trasporti Matteo Salvini.
“I cantieri sono fondamentali e importanti, ma i disagi e l’incompetenza del ministro non possono essere pagati dai cittadini. Il 2024 è stato un annus horribilis per il trasporto ferroviario, soprattutto per l’Alta velocità: un'indagine di Altroconsumo rivela che il 36% dei Frecciarossa non è puntuale. E il 2025 non sarà diverso, come hanno già annunciato le Ferrovie”, ricorda Gadda. Che aggiunge: “Il ministro però continua a ripetere che i treni sono tutto sommato puntuali, ma le sue statistiche partono da numeri sbagliati.
Il lavoro lo ha fatto per lui Altroconsumo che ha analizzato per settimane i dati pubblicati proprio da Ferrovie. Quello che Salvini non dice è che i tempi di percorrenza sono già aumentati in modo drastico, e a questo si sommano poi i ritardi. Ad esempio, la prossima estate, per tre settimane, da Milano a Venezia ci vorranno 90 minuti in più, ma i prezzi resteranno gli stessi. Vista la situazione straordinaria, occorre rivedere in modo straordinario le modalità dei rimborsi” conclude la deputata varesina di Italia Viva.