Una protesta trasversale per difendere la città. Gallarate si prepara a una nuova mobilitazione per contrastare la chiusura dell’ospedale cittadino e la perdita di aree verdi. Il 12 aprile, due cortei sfileranno per le strade della città per confluire in Piazza Libertà, dando voce a un dissenso che sta coinvolgendo sempre più persone, tra cittadini, associazioni ambientaliste e rappresentanti della società civile. Anche alcune forze politiche di minoranza sembrano voler aderire alla manifestazione, unendo le proprie istanze sotto un’unica rivendicazione: la difesa della sanità pubblica e del patrimonio ambientale.
L’urgenza di un cambio di rotta
«Le criticità ambientali e sanitarie che attanagliano Gallarate non sono isolate, ma si inseriscono in un quadro più ampio di trasformazioni che stanno investendo il territorio. L’espansione di Malpensa, la costruzione di nuove arterie stradali ad alto scorrimento, il revamping dell’inceneritore di Busto Arsizio e la proliferazione di aree logistiche stanno aumentando la pressione su un ecosistema già fragile. Sul fronte sanitario, le difficoltà evidenziate dalla pandemia non hanno trovato soluzioni adeguate: la medicina territoriale resta sottodimensionata, le Case della Comunità stentano a decollare e il depotenziamento degli ospedali locali rischia di rendere ancora più precario l’accesso alle cure» evidenziano gli organizzatori della protesta.
La manifestazione, che partirà con due cortei distinti - uno da via Curtatone alle 15, l’altro dal piazzale dell’ospedale alle 16 - rappresenta un appello collettivo per un’inversione di tendenza. «Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare in maniera pacifica al corteo. Solo uniti possiamo far sentire la nostra voce e difendere il diritto a un ambiente salubre e a una sanità pubblica di qualità» afferma Filiberto Zago, portavoce del Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate. Intanto, i promotori stanno lavorando per ottenere l’autorizzazione necessaria all’installazione di un gazebo per la raccolta firme, un ulteriore strumento per sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica.
Un fronte comune per l’ambiente e la salute pubblica
A supporto dell’iniziativa si sono schierate numerose organizzazioni. Tra i promotori della manifestazione figurano Arci Lombardia, Attac Italia, il Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro di Castellanza, il Circolo Laudato Si di Busto Arsizio, il Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto, il Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate, il Comitato Salviamo gli Ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, il Comitato Salvaguardia dei Boschi di Samarate, il Coordinamento Salviamo il Ticino, il Gruppo Territoriale No alla Grande Malpensa, Legambiente Lombardia e Legambiente Ticino, Medicina Democratica, il Presidio di Via Curtatone, Salviamo la Brughiera, SPI CGIL Gallarate e Unicomal.
La tutela dell'ambiente e la difesa della sanità pubblica sono battaglie condivise dalle numerose realtà associative che aderiscono alla protesta, unite nel rivendicare un modello di sviluppo più sostenibile e un sistema sanitario efficiente e accessibile.