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Busto Arsizio | 24 marzo 2025, 19:08

Baby gang in centro a Busto: «Bravi gli agenti. Ma giù l'asticella dell'imputabilità e sanzioni pesanti alle famiglie, altrimenti è come svuotare il mare»

Paolo Macchi, segretario generale del Siulp, dopo l'episodio di domenica torna a chiedere un urgente rafforzamento degli organici: «Ancora una volta l'estrema professionalità dei nostri poliziotti ha evitato conseguenze ben più gravi tra giovanissimi annoiati che fanno perdere tempo alle già poche risorse di Polizia»

Baby gang in centro a Busto: «Bravi gli agenti. Ma giù l'asticella dell'imputabilità e sanzioni pesanti alle famiglie, altrimenti è come svuotare il mare»

È come svuotare il mare. Paolo Macchi, segretario generale del Siulp in provincia, interviene sul nuovo episodio che ha scosso domenica pomeriggio il centro di Busto Arsizio. Episodio che non è degenerato grazie al rapido intervento della polizia (LEGGI QUI). Ma i quesiti che ciò pone sono molteplici. 

«Ancora una volta l'estrema professionalità dei nostri agenti ha evitato conseguenze ben più gravi tra giovanissimi annoiati che fanno perdere tempo alle già poche risorse di Polizia - osserva Macchi - Giovanissimi che ogni giorno tentiamo di educare alla legalità ed al rispetto con decine di presenze di Polizia e Carabinieri nelle scuole e di convegni di associazioni dedite alla cultura della legalità ma mi accorgo che sembra tutto inutile come vuotare il mare con la forchetta».

Questa è la riflessione che si innesca: «I giovani non hanno più alcun timore delle nostre auto e quando si avvicinano i lampeggianti blu diventano spesso un teatrino per ravvivare le loro noiose giornate e serate sui marciapiedi. Insisto col ribadire che è necessario un provvedimento che abbassi notevolmente l'asticella dell'imputabilità anche dai 12 anni e che ognuno di questi comportamenti debba essere punito con pesanti sanzioni a carico delle famiglie così che si sveglino dal torpore».

La situazione attuale è ben diversa: «Oggi tutti sappiamo che per i minori non imputabili tutto si risolve solo con una sgridata da parte del Carabiniere o del Poliziotto ma che ormai non abbiamo più voglia nemmeno noi di sostituirci agli educatori. I nostri operatori lavorano con grande dedizione, ma senza un adeguato supporto in termini di processi educativi, risorse umane e mezzi, garantire la sicurezza diventa sempre più difficile. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza per rafforzare gli organici e assicurare una presenza costante ed efficace sul territorio, affinché episodi come questo non si trasformino in tragedie».

Anche perché il controllo del territorio c'è e le pattuglie presenti ieri lo confermano. Ma se fossero state chiamate altrove, per un altro intervento? L'organico non è appunto infinito: «Non sappiamo se la prossima volta ci potrà essere una pattuglia così prossima al luogo per raffreddare una simile vicenda» conclude il segretario generale del Siulp. 

Ma. Lu.

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