/ Storie

Storie | 23 marzo 2025, 14:07

I giovanissimi in piedi con la Fanfara Bersaglieri per l'inno di Mameli: tra orgoglio e occhi lucidi

La formazione lonatese commenta il successo sabato sera al Teatro Sociale Cajelli di Busto: «La vera notizia è il grande entusiasmo degli studenti. Hanno avuto modo di conoscere un vecchio sentimento, ma pur sempre nuovo, che conduce ai veri valori per essere buoni cittadini: si chiama amor di Patria»

foto dalla pagina Facebook del Liceo coreutico Pina Bausch

foto dalla pagina Facebook del Liceo coreutico Pina Bausch

Dalla Fanfara Bersaglieri Tramonti-Crosta di Lonate Pozzolo riceviamo e pubblichiamo queste belle considerazioni. Anche il liceo coreutico Pina Bausch di Busto ha avuto modo di sottolineare l'importanza della serata per commemorare l’anniversario dell’unità d’Italia insieme, sui social (LEGGI QUI sull'evento).

Ecco cosa scrive la Fanfara.

Forse la vera notizia non consiste nel grande successo ottenuto dalla fanfara Bersaglieri “Tramonti – Crosta” di Lonate Pozzolo durante il concerto tenutosi sabato al Teatro Sociale Cajelli di Busto Arsizio, con ovazioni a ripetizione e 150 persone che non trovano posto oltre alle 650 già accomodate. 

La notizia non consiste neppure nel variegato repertorio della fanfara lonatese, formazione musicale fra quelle in vetta nella classifica nazionale dell’Associazione Bersaglieri, dove tra i suoi fanfaristi l’arco di età corre dai 70 del bersagliere più anziano, ai 16 del simpatizzante piumato, o dei figuranti in uniforme d’epoca del Carosello Storico “I Tre Leoni”. Perché la vera notizia è il grande entusiasmo dei giovanissimi scolari e studenti della scuola elementare “Chicca Gallazzi”, del liceo artistico “Candiani-Bausch” e dell’Istituto professionale “Pietro Verri”, tutti di Busto Arsizio, che con le loro interpretazioni canore hanno accompagnato i momenti salienti dello spettacolo, divenendo essi stessi parte integrante e determinante del palcoscenico. 

Una rappresentazione che fra inni, canti, danze su brani d’opera, assoli da brivido e brevi filmati d’epoca, ha ripercorso a ritmo bersaglieresco l’epopea dell’Italia risorgimentale nata come Regno quel 17 marzo di 164 anni fa, poi passata per Porta Pia e divenuta un’unica Nazione con le campane di San Giusto il 4 novembre del 1918. Tutto spiegato con la voce narrante del gen. (aus) Antonio Pennino

Poi le corde dell’emozione hanno toccato i presenti al ricordo dei sacrifici sostenuti dai bersaglieri dell’Ottavo in Africa e del Terzo e Sesto Reggimento nella Campagna di Russia del 1941-42, aggiungendo il carisma del colonnello Aminto Caretto, la cui bisnipote Stefania assisteva in sala. Fra le autorità istituzionali presenti, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, il Provveditore agli Studi di Varese Giuseppe Carcano e, a fare gli onori di casa, il Presidente Nazionale della Associazione Bersaglieri, gen. (aus) Giuseppenicola Tota

Al termine della “bissata” manifestazione, tutti in piedi a cantare l’Inno Nazionale. E fra le poltrone non mancava qualche occhio lucido... Il tangibile entusiasmo che ha coinvolto i giovanissimi delle scuole di vario ordine e grado nella partecipazione ai cori, ma anche nella realizzazione di invito e locandina della manifestazione, lo testimoniano le dirigenti scolastici e docenti, come le dottoresse Caterina Stefanazzi, Maria Cristina Cesarano, Paola Luoni, Ilenia Logorelli e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Busto Arsizio, Chiara Colombo. Tutti concordi nel dire che grazie a questo evento molti giovani hanno avuto modo di conoscere un vecchio sentimento, ma pur sempre nuovo, che conduce ai veri valori per essere buoni cittadini: si chiama amor di Patria.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore