Un omaggio alla commedia dell’arte. Questo vuole essere il quinto spettacolo della rassegna teatrale del Manzoni, in scena mercoledì 26 marzo alle 21: “Arlecchino muto per spavento”.
Sotto la regia di Marco Zoppello, che sarà anche protagonista sul palco, lo spettacolo di Stivalaccio Teatro è un omaggio alla Commedia dell’Arte, tra improvvisazione, maschere e una comicità senza tempo.
La trama: il genio della necessità
L’opera si ispira a uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi del primo Settecento. Siamo nel 1716 e il capocomico Luigi Riccoboni, noto come Lelio, porta nella capitale francese i migliori attori italiani. Tra questi c’è Tommaso Visentini, nei panni di Arlecchino, che però ha un problema non da poco: non conosce il francese. Un limite che potrebbe compromettere il successo dello spettacolo, ma che Riccoboni trasforma in un punto di forza, dando vita a un’idea geniale: il servo bergamasco diventerà muto… per spavento!
Uno tuffo nel teatro del passato
Con una durata di 120 minuti, “Arlecchino muto per spavento” promette di trasportare il pubblico nell’atmosfera travolgente del teatro del passato, tra situazioni esilaranti e giochi scenici che esaltano l’arte dell’improvvisazione. Un’occasione unica per riscoprire la vitalità della Commedia dell’arte e il talento di Marco Zoppello, attore e regista capace di coniugare tradizione e modernità.
Appuntamento quindi il 26 marzo al Teatro Manzoni di Busto Arsizio, per una serata all’insegna del teatro d’autore e del divertimento intelligente.