Giovedì 20 marzo, in Prefettura a Varese, si è tenuta una riunione per discutere dell'immobile demaniale a Luino, in località Fornasette, destinato a diventare un centro di accoglienza straordinaria (CAS) per richiedenti protezione internazionale. All'incontro erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il Viceprefetto Aggiunto Geltrude Corsaro e l'Architetta Ida Capuano (che segue i lavori di ristrutturazione dell'ex caserma dei Carabinieri presso il valico di Fornasette). Erano anche presenti il Consigliere provinciale Fabio Passera, la Vice-Sindaca di Tresa (Svizzera) Margherita Manzini, il Capo Area della Polizia Cantonale del Ticino, Maggiore Marco Zambetti, il Sindaco di Luino Enrico Bianchi e il Consigliere di minoranza Furio Artoni.
L'Architetta Capuano ha rassicurato, spiegando che i lavori stanno rispettando le normative urbanistiche, edilizie e igieniche. È stato anche precisato che l’immobile non cambierà destinazione d’uso, ma sarà utilizzato solo temporaneamente per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il Prefetto ha confermato che i lavori si concluderanno entro la fine di maggio 2025 e che il centro verrà attivato solo se aumentassero i flussi migratori, in risposta a una maggiore emergenza. In quel caso, la struttura ospiterà inizialmente due nuclei familiari.
Il Sindaco di Luino ha assicurato che ci sarà una forte rete di supporto, coinvolgendo le istituzioni locali, le parrocchie e le cooperative sociali che si occuperanno della gestione del centro.
Il tema era già stato discusso il 10 marzo scorso dal Consiglio Federale della Svizzera, in seguito a una lettera del Sindaco di Tresa.