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Gallarate | 20 marzo 2025, 14:11

VIDEO E FOTO. Volandia riapre il Padiglione dell’Astronomia e dello Spazio: un viaggio tra scienza, tecnologia e sostenibilità

Dopo quattro mesi di chiusura, Volandia riapre il Padiglione dell’Astronomia e il Planetario con nuove installazioni interattive, un restyling ecologico e un percorso immersivo tra scienza e spazio. Un progetto che coinvolge sostenibilità, innovazione e educazione scientifica, rendendo l'esperienza più coinvolgente per tutti

Dopo quattro mesi di chiusura programmata, Volandia torna a offrire ai visitatori un’esperienza ancora più completa e avvincente con la riapertura del Padiglione dell’Astronomia e dello Spazio e del Planetario, rinnovati sia dal punto di vista tecnologico che espositivo. L’intervento ha coinvolto non solo il miglioramento delle strutture, ma anche un’azione significativa in ottica di transizione ecologica, un percorso che interessa l’intero museo e che si concluderà entro la fine del 2025.

Uno degli elementi più rilevanti di questo rinnovamento è stato la sostituzione della vecchia centrale termica a gasolio con un sistema di climatizzazione completamente elettrico, alimentato da macchine aria-acqua. Un passo fondamentale per la sostenibilità del museo, reso possibile grazie al contributo di 300 mila euro da parte della sezione ambiente della Fondazione Cariplo. A supporto di questa trasformazione, è stato avviato anche un progetto per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 750 kW, che consentirà a Volandia di ridurre il proprio impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica dell’intera struttura.

"Abbiamo colto l’occasione dei lavori sull’impianto di riscaldamento per rinnovare alcune aree che richiedevano interventi invasivi, impossibili da eseguire lasciando il padiglione aperto" spiega Roberto Crippa, responsabile del Padiglione Spazio. "Ma è stata anche l’opportunità per arricchire il percorso espositivo con nuove installazioni interattive e per migliorare l’esperienza del pubblico, rendendola ancora più coinvolgente."

Un’esperienza immersiva tra pianeti e stelle

Il padiglione, che si estende su una superficie di 2.000 metri quadri, è stato chiuso al pubblico nel novembre 2024 per permettere questi interventi. In questa fase sono stati coinvolti anche studenti degli istituti Vinci di Gallarate e Maxwell di Milano, che hanno partecipato al progetto attraverso percorsi PCTO, sperimentando sul campo il lavoro di allestimento museale. Il risultato è una sezione rinnovata, più interattiva e immersiva, capace di stupire e coinvolgere visitatori di tutte le età.

Tra le principali novità, spicca il rifacimento del suolo lunare, che ora appare ancora più realistico grazie a un nuovo sistema di illuminazione a LED, studiato per migliorare la percezione degli spazi. Anche il Planetario è stato oggetto di un profondo restyling, con nuove sedute più confortevoli per garantire un’esperienza visiva migliore, mentre il proiettore verrà sostituito prossimamente per offrire una qualità ancora più elevata. L’esposizione si è arricchita di sei totem interattivi bilingue e di nuove ricostruzioni di rover e satelliti, realizzate sotto la supervisione di Maurizio Albertini. Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla didattica, con la creazione di un’aula dedicata alle attività educative, pensata per accogliere al meglio le scolaresche e i gruppi di studio.

Un viaggio tra scienza, storia e futuro

Il percorso espositivo si snoda attraverso dodici sale tematiche, curate dal divulgatore scientifico Luigi Bignami e dirette da Giovanni Oldani. I visitatori possono immergersi in un viaggio straordinario che li porterà a scoprire i segreti dell’astronomia, dell’astrofisica e delle missioni spaziali, con spazi dedicati al sistema solare, alle teorie cosmologiche, alla storia della corsa allo spazio e alle più recenti esplorazioni su Marte. Particolare rilievo viene dato alla riproduzione del primo veicolo che ha volato su un altro pianeta, alla storia dell’Apollo 11 e allo sbarco dell’uomo sulla Luna, oltre che al Saturno V, il razzo che ha segnato una delle tappe più importanti della storia dell’umanità.

Un’area interamente dedicata alla fantascienza, curata dall’Associazione Culturale Galaxy, completa l’esposizione, offrendo uno sguardo sulle influenze che lo spazio ha avuto nell’immaginario collettivo, con richiami alla letteratura e al cinema.

"La nostra idea è quella di offrire un’esperienza che possa coinvolgere bambini, adulti e appassionati esperti" conclude Crippa. "Vogliamo rendere la scoperta dell’universo un viaggio affascinante per tutti, capace di unire scienza, tecnologia e immaginazione."

Con questa riapertura, Volandia si conferma un punto di riferimento per la divulgazione scientifica, un luogo in cui passato, presente e futuro dell’esplorazione spaziale si incontrano, offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra storia, tecnologia e scienza.

Alice Mometti

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