«Questa mattina, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), si è tenuta una riunione plenaria sulla crisi della Meta System, alla presenza delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, delle amministrazioni comunali di Reggio Emilia e Mornago, dei commissari nominati dal Tribunale di Bologna, dei rappresentanti aziendali e delle parti sociali. Si è trattato di un momento cruciale per delineare il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori, in particolare per lo stabilimento di Mornago, che rappresenta un presidio industriale essenziale per la provincia di Varese.
Come Movimento 5 Stelle, denunciamo ancora una volta l’assenza di un’azione concreta da parte del Governo per garantire un piano industriale solido, capace di preservare tutti i posti di lavoro e di attrarre investimenti senza sacrificare le competenze e la produzione italiana. È stato ufficializzato che l’unico investitore attualmente in campo, il fondo Certina, avvierà un confronto il prossimo 24 marzo. Questo passaggio è importante, ma non sufficiente: il Governo deve garantire che l’ingresso di nuovi capitali avvenga con precise garanzie occupazionali, evitando la svendita dell’azienda o la perdita di know-how strategico». Così l'onorevole Antonio Ferrara, deputato del Movimento 5 Stelle e Membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo.
«La disponibilità del MIMIT ad aprire un tavolo tecnico tra Invitalia, BMW e Certina è un passo in avanti, ma serve una vigilanza costante affinché i finanziamenti pubblici e gli incentivi all’industria non si traducano in operazioni speculative senza alcun ritorno per i lavoratori e per il territorio. A Mornago, così come a Reggio Emilia, il rischio di esuberi resta concreto se non verrà assicurata la piena continuità produttiva.
I lavoratori hanno momentaneamente sospeso le mobilitazioni, in attesa dell’incontro del 24 marzo, ma lo stato di agitazione resta aperto e gli scioperi potrebbero riprendere se non verranno fornite garanzie certe per il futuro occupazionale di tutti i plant. Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare su questa vertenza, sostenendo i lavoratori di Meta System e le loro famiglie.
Ribadiamo la nostra richiesta al Governo: servono impegni chiari, un piano industriale vincolante e misure concrete per impedire la perdita di una realtà produttiva strategica. Il prossimo incontro al MIMIT, fissato per il 2 aprile, sarà decisivo. Come opposizione continueremo a fare pressione affinché nessun lavoratore venga lasciato indietro e affinché la provincia di Varese, cuore pulsante dell’industria italiana, non venga penalizzata da scelte miopi e dall’inerzia dell’esecutivo».