Tavole imbandite, ma per condividere. E per ringraziare il santo al quale Gela è devotissima: San Giuseppe. Un tempo questa devozione vedeva riti in Sicilia ma anche gesti di ringraziamento nelle case a Busto Arsizio, dove i gelesi rappresentano una comunità storica (LEGGI QUI). Una grazia ricevuta incita a seguire questo rituale e aprire le porte della propria abitazione.
Oggi nella città siciliana la devozione e la riconoscenza danno ancora continui frutti che si possono vivere e vedere e sono seguiti con emozione anche dalle famiglie trasferite a Busto. È stato lo stesso Comune di Gela a ricordare nei giorni scorsi come si svolge questo straordinario momento di comunità: «La città si prepara a celebrare con grande devozione la tradizionale Festa di San Giuseppe, un evento che unisce fede, carità, tradizione e folklore. La Chiesa di Sant’Agostino, in collaborazione con le famiglie e le associazioni del territorio, organizzano il consueto programma religioso e le suggestive "Cene di San Giuseppe", espressione di solidarietà e spiritualità che si tramanda da generazioni». E ancora: «La Cena di San Giuseppe è un rito che affonda le radici in antiche tradizioni religiose e popolari. Preparata come ex voto per una grazia ricevuta o come gesto di carità, questa celebrazione rappresenta un simbolo di ospitalità e di fede. La tavola imbandita, con il tipico pane decorato e pietanze offerte ai più bisognosi, richiama l'umiltà e la generosità di San Giuseppe. In un momento di preghiera e raccoglimento, la Cena viene benedetta e, al termine della celebrazione, il cibo viene condiviso con i presenti e distribuito ai meno fortunati. Tra i simboli più significativi vi sono il pane sacro, le decorazioni che richiamano la Sacra Famiglia e i tradizionali dolci legati alla figura del Santo».
Don Pasqualino Di Dio martedì ha benedetto la Cena di San Giuseppe e queste ore intense sono iniziate: si poteva partecipare fino alle 2 di notte ai pasti promossi nelle famiglie, in chiesa, nelle associazioni. Sono festeggiati anche i papà in nome del santo. Inoltre, vengono raccolti diversi prodotti per aiutare le famiglie, dai generi alimentari (a lunga conservazione, ma anche pane, frutta e verdura) e materiale utile per i bebè.
È il grande cuore di Gela, che si sente fino a Busto.