Nell’ambito del ciclo di conferenze dell’Università cittadina per la cultura popolare, il prof Pietro Cafaro terrà un incontro dedicato all’evoluzione del sistema bancario bustocco. La conferenza esaminerà come le banche locali, nate per sostenere l’industria, abbiano progressivamente mutato il proprio ruolo fino a diventare strumenti di espansione finanziaria e speculativa, affrontando sfide e competizioni che hanno portato alla loro integrazione in realtà più ampie.
L’appuntamento è per mercoledì 19 marzo, alle 15.30, al Museo del tessile.
Le banche di Busto Arsizio: esordi, consolidamento, declino
Il sistema bancario bustocco ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo economico della città tra Ottocento e Novecento. Dalla fondazione della Banca di Busto Arsizio nel 1873 fino alla graduale perdita di autonomia bancaria nel corso del XX secolo, la conferenza ripercorrerà le tappe fondamentali della finanza locale, analizzando il passaggio dal credito a sostegno dell’industria all’economia speculativa.
Alcuni temi trattati: la nascita delle prime banche locali e la loro evoluzione strategica, il confronto tra il mondo industriale e il settore bancario, il ruolo delle istituzioni cattoliche nel credito cooperativo e la crisi del sistema bancario locale e l’assorbimento da parte di istituti più grandi.
L’incontro rappresenta un’importante occasione per conoscere più a fondo il legame tra economia e territorio, grazie all’esperienza e agli studi del docente, tra l'altro esperto di storia economica e bancaria, autore di numerose pubblicazioni e figura di rilievo nella ricerca storica nazionale.
Pietro Cafaro insegna in Cattolica Storia economica nella facoltà di Scienze Politiche e Sociali. È stato direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea e ha tenuto corsi di "Storia della moneta e della banca" nelle facoltà di Economia e di scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Ha insegnato anche nelle università di Trento e Cassino, concentrandosi in particolare sul credito cooperativo.
Autore di numerosi volumi e pubblicazioni scientifiche, è membro di comitati scientifici di riviste specializzate e del Centro di ricerche sulla cooperazione di credito. Dal 2002 dirige la Rassegna gallaratese di storia e d’arte, è membro dell’Accademia roveretana degli Agiati e ha ricevuto il Premio internazionale Capalbio-Economia.