Cronaca | 17 marzo 2025, 07:26

Frode sui bonus edilizi da Busto a Vicenza: scatta il sequestro della Finanza, quattro indagati per truffa aggravata

Nei guai è finita una società vicentina che, secondo le indagini, risulterebbe coinvolta in una frode in merito ad agevolazioni fiscali relative al recupero di edifici e al risparmio energetico. Sequestrati falsi crediti di imposta per 720 mila euro

Frode sui bonus edilizi da Busto a Vicenza: scatta il sequestro della Finanza, quattro indagati per truffa aggravata

La Guardia di Finanza di Varese ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Vicenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una società vicentina coinvolta, in base agli elementi probatori emersi dalle indagini preliminari, in una frode legata ai cosiddetti "bonus edilizi". Questi bonus consistono in agevolazioni fiscali che permettono la detrazione d’imposta delle spese sostenute per interventi di recupero, restauro degli edifici e risparmio energetico.

I Finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria di Varese, inizialmente coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e successivamente da quella di Vicenza, dove il fascicolo è stato trasferito per competenza, hanno scoperto l’utilizzo di due imprese schermo per accumulare fraudolentemente crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi, creati "in provetta" tramite la falsificazione di documentazione fiscale.

L’indebito credito d’imposta accumulato dalle due imprese, che supera i 2 milioni di euro, è derivato dalla realizzazione simulata di opere edili, per le quali risultavano committenti 19 persone fisiche, che le indagini hanno rivelato essere completamente ignare dei crediti loro attribuiti e totalmente estranee alla frode. Nessuno di questi 19 proprietari di appartamenti, o inquilini, conosceva le due aziende coinvolte, né i relativi amministratori, e non avevano mai commissionato alcun lavoro. In alcuni casi, i cittadini coinvolti non erano neppure proprietari degli immobili indicati, mentre in altri lo erano, ma non per quelli utilizzati per l’attribuzione dei crediti.

I crediti d’imposta, insieme alla falsa documentazione fiscale che li supportava, sono stati "caricati" nei cassetti fiscali delle due società, con l’aiuto di professionisti abilitati (estranei alla truffa), consentendo alle imprese di acquisire il diritto di compensarli o cederli a terzi, a titolo oneroso.

L’intervento tempestivo delle Fiamme Gialle e della Procura di Vicenza ha permesso al Giudice per le indagini preliminari di emettere un decreto di sequestro preventivo per i crediti falsi, intercettati nel cassetto fiscale di una delle due imprese, per un importo superiore a 720 mila euro, che è stato immediatamente sequestrato. I quattro amministratori delle due aziende sono stati denunciati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis del codice penale).

Questo intervento delle Fiamme Gialle conferma l’importanza dell'azione del Corpo nella tutela della legalità economico-finanziaria del Paese, contrastando ogni tipo di frode in materia di agevolazioni fiscali, per proteggere l’economia sana e le legittime aspettative di famiglie e imprese che operano nella legalità.

C.S.

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