«Sei stata una maestra semplicemente unica. Ora sei diventata un angelo». E' uno dei toccanti messaggi lasciati nel pomeriggio di oggi insieme a tantissimi mazzi di fiori all'ingresso della chiesa di San Pietro di Marchirolo, dove si sono celebrati i funerali di Vanessa Fino, la giovane di 27 anni scomparsa in seguito al tragico incidente di venerdì scorso sulla statale 233 della Valganna.
Tantissime le persone che hanno voluto tributare l'ultimo saluto a una ragazza conosciuta e ben voluta da tutti, non solo in paese ma anche nei centri vicini, come quello di Valganna: Vanessa infatti seguiva come insegnante alcuni bambini della scuola primaria Giuseppe Grandi di Ganna.
La piccola chiesa non è riuscita a contenere le tante persone che si sono radunate in silenzio accanto alla bara bianca ricoperta di fiori a loro volta bianchi. Un segno della purezza e della luminosa semplicità di questa ragazza, la cui improvvisa scomparsa ha lasciato un solco profondo in tutta la comunità: lo dimostra il numero impressionante di persone che hanno voluto salutarla per l'ultima volta: giovani, amici e amiche di Vanessa, ma anche persone di tutte le età, che si sono stretti al dolore di papà Michele, mamma Antonella, la sorella Sara e il fratello Marco, oltre al compagno Andrea.
«Vogliamo pensarti nella luce del Paradiso - ha detto il parroco don Mario Ziviani rivolgendosi proprio a Vanessa - ma oggi sappiamo che sei qui con noi. Non sei qui con la tua presenza fisica, ma con quella spirituale. E sarai certamente stupita nel vedere che c'è qui oggi tutto il paese, che oggi si stringe intorno alla tua famiglia». «Siamo tutti sgomenti, cara Vanessa, non abbiamo parole e vorremmo restare in silenzio - ha continuato il sacerdote - e pensare al dono della vita, che è così bella ma anche così fragile, così provvisorio. Ma il tuo essere ora non è più provvisorio, è compiuto: sei entrata nell'abbraccio di Dio e questa realtà è per sempre. Ti chiediamo da lassù di confortare tutti noi, che siamo sgomenti e ci poniamo delle domande così umane».
«Ho visto ieri il viso di Vanessa - ha continuato don Ziviani - ed era un viso stupendo, non aveva neanche un segno dell'incidente, neanche un graffio. Ecco questo volto esprime quello che è stata Vanessa: ha saputo farsi voler bene con semplicità, nella quotidianità, senza fare nulla di straordinario ma cogliendo il valore e la bellezza dell'ordinario».
Alla fine della cerimonia il feretro, seguito da un silenzioso e commosso corteo di centinaia di persone, è stato portato nel vicino cimitero per la tumulazione. Ad accompagnare l'ultimo abbraccio a Vanessa un lungo applauso e il lancio di palloncini bianchi e blu nel cielo azzurro di Marchirolo.