Quando Carlo Goldoni, tra il 1750 ed il 1751, scrisse sedici nuove commedie, di cui la prima chiamata “Il teatro comico”, non poteva immaginare che avrebbe realizzato quello che oggi chiamiamo “reality”. Lo faceva con vena comica ma anche satirica, con la spericolatezza, i colpi di scena ed una vena poetica che lo avrebbero reso famoso ed amato. Un “dietro le quinte” accattivante, che racconta la vita degli attori, combattuti tra la costruzione di uno spettacolo e le difficoltà del vivere quotidiano.
Dal passato ad oggi il passo è breve e grazie alla penna di Valentina Diana, che ha riscritto per Invisibile Kollettivo il testo goldoniano trasponendolo nella realtà attuale, nasce uno spettacolo frizzante, originale e ricco di riflessioni artistiche che devono lottare con le possibilità economiche delle compagnie teatrali, dove i tempi ed i testi sono legati ai bandi di finanziamento. Non mancano gags in un surreale tappeto narrativo che alterna drammi alla banale spesa al discount. Ma il teatro è come la vita di tutti i giorni, ci presenta il conto di una realtà spesso densa di difficoltà ma anche di passioni che neppure i bisogni materiali sminuiscono, esaltando la figura dell’attore che non vuole abdicare al suo ruolo. Qui emerge forte la figura di Goldoni che, pur nella drammaticità del quotidiano – presente anche trecento anni fa - invita a sviluppare la capacità di ridere. Lo spettacolo raccoglie tutto ciò e lo mixa con bravura, ponendo l’accento sulle storture della nostra società odierna, sempre alla ricerca di esigenze concrete, con l’obiettivo di alleggerirle attraverso la poesia e teatralità.
«Nel Teatro comico – afferma Valentina Diana - Goldoni ci fornisce le “linee guida” per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il Teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravvede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano sé stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera - mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato».
Invisibile Kollettivo nasce nel 2017 dal ‘reincontro’ tra Elena Russo Arman, Franca Penone, Alessandro Mor, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti. Formatisi tra il 1991 e il 1995 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e a quella del Piccolo Teatro di Milano, individualmente e come attori hanno lavorato con maestri indiscussi delle scene (Ronconi, Strehler, Stein, Cobelli, De Capitani, Bruni, Lavia, Mauri, Martone, per citarne alcuni), oltre ad aver avuto esperienze anche nell’ambito della regia e della scrittura per la scena. Insieme hanno realizzato L’Avversario di Emmanuel Carrère, Open di Andre Agassi (entrambi prodotti dal Teatro dell’Elfo) e HeLa ovvero L’immortalità di Henrietta Lacks.
“Il teatro comico di Carlo Goldoni”
di Valentina Diana, da Carlo Goldoni, regia e interpretazione Invisibile Kollettivo con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman, luci Cesare Agoni, collaborazione alla scena Michele Sabattoli, collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi - Produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo, in collaborazione con Invisibile Kollettivo con il contributo di Next – Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo – Edizione 2024/2025
Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano
Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021 – www.elfo.org