Alla fine, il congresso cittadino di Forza Italia a Gallarate non si farà. Almeno per ora. Di fronte a una spaccatura tra le due correnti interne, il partito ha deciso di sospendere l’appuntamento previsto per domenica 16 marzo e prendere tempo nella speranza di una mediazione che, finora, è rimasta solo sulla carta.
La contrapposizione è chiara: da una parte l’area che fa riferimento al vicesindaco Rocco Longobardi, che può contare sui due terzi delle tessere, dall’altra quella legata all’ex sindaco e commissario uscente Nicola Mucci, che ha deciso di scendere in campo in prima persona candidandosi alla segreteria. Il fronte Longobardi, invece, ha puntato su Giuseppe Ceraldi come candidato ufficiale.
La decisione di rinviare il congresso sarebbe arrivata direttamente dai vertici regionali, consapevoli che presentarsi divisi in questa fase politica potrebbe essere un autogol per il partito, soprattutto in una città come Gallarate, dove negli ultimi anni si è cercato di ricostruire una posizione solida dopo un periodo di difficoltà. Ora resta da capire se il tempo guadagnato servirà davvero a trovare un punto di equilibrio o se la frattura interna è destinata a diventare insanabile.
