Busto Arsizio | 14 marzo 2025, 12:00

Piazza Vittorio Emanuele e la riscossa di Audio Porfidio: «La modifica più giusta è il ritorno del monumento, pago io»

Animatore, mai domo, del referendum per evitare il trasloco in piazza Trento e Trieste dell’opera dedicata ai caduti, l’ex consigliere ribadisce la sua convinzione nei giorni in cui si torna a discutere di misure per rivitalizzare l’area, con ipotesi di riapertura al transito delle auto e di collegamento “diretto” tra via Montebello e via Pozzi

Piazza Vittorio Emanuele e la riscossa di Audio Porfidio: «La modifica più giusta è il ritorno del monumento, pago io»

Dici piazza Vittorio Emanuele e pensi Audio Porfidio. Automaticamente. Perché l’ex consigliere comunale, mille battaglie combattute a Busto, per quello spazio si è impegnato fino a tentare una vasta mobilitazione. Quando si discuteva di restyling e di trasloco per il monumento ai caduti (troppo pesante per stare sopra un autosilo interrato, che poi non si fece), Porfidio arrivò a promuovere un referendum. Scopo: evitare che l’opera fosse spostata in piazza Trento e Trieste. Ora di piazza Vittorio Emanuele si torna a parlare per una sorta di ritorno alle origini, con un possibile ripristino della circolazione delle auto, collegando via Montebello con via Pozzi (vedi l’ipotesi formulata dall’assessore Matteo Sabba QUI).

Ed ecco, prevedibile quanto ferma, l’opinione di Porfidio: «Quello di cui ha davvero bisogno la piazza è il ritorno del suo monumento». Anche se adesso vive in provincia di Padova («Ho lasciato Busto con grande dispiacere, la porto nel cuore») l’ex consigliere non si rassegna: «Il monumento dava alla piazza una sua identità. È con quella che poteva essere considerata una vera e propria parte del centro storico. Come via Milano o piazza Santa Maria. Senza, manca qualcosa. Qualcosa di importante. Quanto al rimetterci mano... Chi concepisce certe idee calcola le conseguenze? E' come dare una lanterna a un cieco: a cosa serve?».

Porfidio torna anche sui ricordi personali, con parole lontane dal politicamente corretto: «Piazza di tri cü quasi non riesco a dirlo, sono terrone. Ma ci sono affezionato, a quel posto, una delle primissime cose che ho fatto quando sono venuto a Busto è stata mangiare un panino lì. Conosco la piazza, l’ho detto tante volte che il progetto per cambiarla non andava bene. Ora la piazza non funziona e il monumento è uno spartitraffico, lo hanno pure messo in un posto destinato ai bagni pubblici (altra storica polemica, ndr). Ma dov’è finito il rispetto?».

Infine la provocazione, anche se conoscendo la determinazione dell’ex consigliere c'è anche altro: «Il monumento torni in piazza Vittorio Emanuele. Pago io».

Stefano Tosi

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