“Out-ismo” sul grande schermo del Busto Arsizio Film Festival. La mattina di lunedì 31 marzo, nel corso della manifestazione cinematografica internazionale, il cortometraggio realizzato dall'associazione Progetti Fantasia sarà proposto al pubblico bustocco.
Un risultato importante per il gruppo guidato da Simona Lamperti, che coinvolge tanti volontari (di tutte le età), genitori e i ragazzi autistici. Il film, con la regia di Luciano Peritore, racconta la storia di Mattia, il giovane protagonista: interpreta se stesso nel film, offrendo uno sguardo autentico e commovente sulla vita con l'autismo. La sua performance è un esempio di talento e determinazione. In quindici minuti di filmato, si è cercato di condensare un messaggio importante, che poi passerà anche nelle scuole per essere da insegnamento per le giovani generazioni.
«Noi testimoniamo che si può essere felici, che si può essere contenti. C'è tanta fatica, sì, ma stare insieme è la cosa migliore». Queste sono le parole di Simona Lamperti, presidente di Progetti Fantasia, un esempio che ispira e che, grazie all'esempio dell'associazione ha portato i genitori di un ragazzo down che non usciva di casa a partecipare a diverse attività.
Questo cortometraggio è uno strumento per veicolare informazioni e contatti utili a chi vive situazioni simili. E le buone notizie non finiscono qui: «Il 21 marzo sarò a Cernobbio a un convegno del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e mi hanno già assicurato che spingeranno per la divulgazione nelle scuole».
Fondamentale anche il sostegno dell'amministrazione comunale, che ha voluto mettersi in gioco e essere parte della pellicola: gli assessori Paola Reguzzoni e Alessandro Albani (entrambi presenti alla “première” che si è tenuta oggi pomeriggio al Nvision di vicolo dell'Assunta) hanno recitato nel corso del cortometraggio, interpretando la preside e un professore della scuola frequentata da Mattia.
«Ho sposato volentieri questo progetto – commenta l'assessore ai servizi sociali Reguzzoni - Ringrazio Progetto fantasia e, anche per la parte tecnica, Luciano Peritore, un grande professionista. Sopra a tutto, ovviamente, c'è l'aspetto sociale di questa iniziativa: Progetti Fantasia va al di là di quello che fanno le normali associazioni che si occupano di disabilità: propone iniziative e dà opportunità che permettono a questi ragazzi di fare esperienze che normalmente, il 99% di tutti i loro coetanei, non hanno le le possibilità di fare. I genitori che fanno parte dell'associazione danno voce a quello che sosteniamo da anni, ovvero che non dobbiamo pensare che a questi ragazzi vada garantita solo la sopravvivenza, bensì l'obiettivo è una vita piena, fatta di mille esperienze. Questo cortometraggio permette di fare una campagna di sensibilizzazione importante per far capire che per dialogare con questi ragazzi serve solo un linguaggio particolare».
Il video non finirà in rete, senza filtro, ma serve un approccio ponderato, come quello che propone la dottoressa Chiara Pigni, psicologa di riferimento dell'associazione e tra le fautrici dell'iniziativa.
Talenti da coltivare: Lamperti spiega come Progetti Fantasia si impegni a far emergere il talento e il punto di forza di ogni ragazzo. «Mio figlio Mattia ha sempre voluto fare lo youtuber e siamo riusciti a farlo recitare in questo cortometraggio. Allo stesso modo supportiamo tutti gli altri ragazzi in base alle loro inclinazioni e preferenze. Loro scelgono e sono sempre impegnati, anche per un futuro che prevede l'inserimento nel mondo del lavoro e in generale più inclusivo per tutti».