Solidarietà e impegno contro la violenza sugli operatori sanitari: la Croce Rossa di Gallarate propone un tavolo di confronto

In occasione della “Giornata Nazionale contro la Violenza sugli Operatori Sanitari”, il Comitato CRI di Gallarate, tramite le parole del presidente Lorenzo Canziani, esprime solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori sanitari e volontari che hanno subito violenze, «soprattutto alla luce degli ultimi eventi accaduti nelle nostre zone di competenza» (LEGGI QUI E QUI).

Nello scritto che riceviamo e pubblichiamo, si ribadisce l’importanza della collaborazione tra le istituzioni per proteggere la salute e la sicurezza pubblica, promuovendo valori di rispetto, inclusività e accoglienza. A tal fine, la Croce Rossa di Gallarate vorrebbe avviare un tavolo di confronto per contrastare la violenza e promuovere un cambiamento culturale positivo.

«In occasione della “Giornata Nazionale contro la Violenza sugli Operatori Sanitari”, il Comitato CRI di Gallarate esprime solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori sanitari, volontari e dipendenti di tutte le realtà associative del territorio che hanno subito qualsiasi forma di violenza. Desideriamo farlo con rinnovata sensibilità, soprattutto alla luce degli ultimi eventi accaduti nelle nostre zone di competenza.

Siamo convinti che una corretta informazione sull'argomento aiuti a comprendere meglio l'importanza della collaborazione tra le istituzioni a tutela della salute e della sicurezza pubblica. Croce Rossa è da sempre impegnata a trasmettere valori di accoglienza, rispetto, inclusività, pace e tutela dell'individuo in ogni angolo del pianeta.

Questo impegno si concretizza in azioni mirate, partendo dall'ascolto attento del territorio, delle sue esigenze, fragilità e potenzialità. Ogni giorno, grazie all'impegno di volontari e dipendenti, questi valori sono trasmessi concretamente.

I sette principi che guidano la nostra azione sono: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità e Universalità. Non si tratta di un'azione slegata dalla realtà, ma di una strategia chiara e attenta alle nuove fragilità.

“Si chiama Fiducia, si legge Umanità”, ci ha ricordato il nostro Presidente Nazionale, Avv. Rosario Valastro, durante l'ultima Assemblea Nazionale. Fiducia come mezzo, non come obiettivo finale; fiducia che genera consapevolezza, che crea rapporti. È attraverso questa fiducia che possiamo promuovere un cambiamento culturale reale, un cambiamento che ora è urgente e deve essere concreto.

Per questo motivo, ci piacerebbe promuovere un tavolo di confronto aperto a tutti coloro che vorranno mettere a disposizione competenze, esperienze e professionalità. La violenza non è mai accettabile. Alla violenza rispondiamo con umanità, perché dove c'è violenza, non c'è umanità».

Lorenzo Canziani