"Architetto, interista e cardiopatico, cartesiano , serenamente inquieto", così si definiva sui suoi canali social l'architetto varesino Raffaele Nurra, scomparso improvvisamente lunedì a causa di un malore all'età di 62 anni. (LEGGI QUI)
Proprio alla sua amata Inter aveva dedicato il suo ultimo post su Facebook domenica: ma Nurra era una personalità davvero poliedrica. Innamorato del suo lavoro di architetto (era anche consigliere dell'Ordine), della città di Varese, della musica, del calcio, della politica, della cultura in generale.
Un uomo con cui si poteva parlare di tutto, chiedere consiglio, discutere, scherzare: aveva tantissimi amici ed estimatori che in queste ore stanno manifestando direttamente alla camera ardente allestita alla Casa Funeraria Sant'Ambrogio o via social ai famigliari: la figlia Michela anche lei architetto e assessore nel Comune di Gornate Olona e l'anziana mamma Masina, 96enne che vive a Marchirolo.
Nurra era molto conosciuto non solo nella città di Varese ma anche in Valceresio e in particolare a Porto Ceresio dove aveva lavorato a lungo, lasciando il segno. Aveva disegnato lui la lapide realizzata al cimitero a ricordo del carabiniere Roberto Ticli, di cui era amico, ucciso nel 1990 in un agguato a Porto Ceresio. (LEGGI QUI)
Tantissimi i messaggi di ricordo, cordoglio e affetto che parlano di "uomo speciale", "abbiamo apprezzato la tua grandezza d'animo e il tuo carattere sereno", "porteremo con noi la tua allegria e gioia di vivere", "persona libera, lieta e dalla schiena dritta".
Il funerale di Raffaele Nurra verrà celebrato giovedì 13 marzo alle 15.30 nella Basilica di San Vittore a Varese, preceduto alle 15 dalla recita del rosario.