Negli Stati Uniti "spariscono" le farfalle. E a un ritmo allarmante. Sono più di un quinto in meno rispetto a 20 anni fa, rivela un nuovo studio pubblicato su "Science". Salvarle è una questione urgente. I numeri parlano chiaro: -22% tra il 2000 e il 2020.
Lo studio analizza i dati raccolti su 12,6 milioni di avvistamenti di farfalle nell'ambito di oltre 76.000 ricerche per 35 programmi di monitoraggio. Con l'aiuto di modelli statistici sono stati studiati i "comportamenti" di 342 specie. E i risultati del "maxi censimento" sono preoccupanti: per il 33% si parla di un calo significativo degli esemplari negli ultimi venti anni, particolarmente grave per 107 delle 342 specie che hanno perso più della metà della "popolazione". E tra queste ultime ce ne sono 22 con perdite superiori al 90%, sottolineano i media americani che rilanciano lo studio. "Prospera" e cresce solo il 3% delle specie.
Tutta colpa di pesticidi, cambiamenti climatici, distruzione dell'habitat. La "scomparsa" delle farfalle è evidente soprattutto nel sudovest degli Stati Uniti. Ma i ricercatori non perdono la speranza. Insistono per misure da adottare con urgenza. «Le farfalle possono "riprendersi" rapidamente» perché hanno cicli di sviluppo "brevi", ha osservato Eliza Grames della Binghamton University, citata dalla Bbc, coautrice dello studio guidato da Collin B. Edwards del Washington Department of Fish and Wildlife. E ha suggerito «piccole azioni», come piantare fiori di campo, ridurre l'uso di pesticidi o evitare lo sfalcio di una parte del prato.