Storie - 06 marzo 2025, 11:46

Mario Bardelli: una vita tra colori e impegno sociale

79 anni, è un punto di riferimento per i malati di Parkinson a Cassano Magnago, avendo fondato insieme ad altri soci l’Associazione Parkinson Insubria per offrire supporto e attività terapeutiche. Il suo impegno nasce dall’esperienza vissuta accanto alla moglie e dalla volontà di creare una rete di aiuto e amicizia. Attraverso l’arte, racconta il percorso della malattia con una serie di quadri astratti che esprimono emozioni e cambiamenti

Mario Bardelli, 79 anni il prossimo maggio, è una figura ben nota a Cassano Magnago. La sua storia è intrecciata con il mondo delle vernici, dell’arte e dell’impegno sociale, in particolare per le persone affette da Parkinson.

Dal negozio di vernici all’arte astratta

Fin da giovane, Mario ha lavorato nel settore delle vernici, prima come commesso nei negozi e poi aprendo un’attività propria. Negli anni Settanta, il suo negozio vendeva vernici, carta da parati e moquette, prodotti molto richiesti in quel periodo. In seguito, ha intrapreso la professione di artigiano e imbianchino, un mestiere che ha portato avanti con passione, anche grazie al supporto dei suoi figli. Ha lavorato anche come vetrinista, dimostrando una grande creatività che lo ha sempre accompagnato.

Questa vena artistica si è espressa in modo ancora più personale nella pittura, un hobby che Mario coltiva con passione. I suoi dipinti astratti non rappresentano soggetti figurativi, ma emozioni e momenti di vita. Attraverso l’arte, racconta esperienze profonde, come la malattia. Ha realizzato una serie di 14 quadri che descrivono il percorso dal momento della diagnosi del Parkinson fino all’incontro con l’associazione e alla gestione della malattia. Le sue opere sono un modo per esprimere le emozioni legate alla trasformazione della propria vita e delle aspettative.

Un impegno per il Parkinson: la nascita dell’Associazione Parkinson Insubria

La malattia di Parkinson è entrata nella vita di Mario per sua moglie, colpita in giovane età. Insieme hanno cercato supporto e hanno scoperto l’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) di Varese, un punto di riferimento importante. Tuttavia, il viaggio fino a Varese era spesso un ostacolo per molte persone di Cassano Magnago e dei paesi vicini.

Così, Mario e altri volontari hanno deciso di portare l’associazione più vicino a casa, creando una sede locale che ha poi dato vita all’Associazione Parkinson Insubria (ASPI). Questo progetto è nato spontaneamente dal bisogno di supporto e vicinanza tra le persone malate e i loro familiari. Uno degli aspetti più sorprendenti di questa iniziativa è stata l’amicizia profonda nata tra i membri, una solidarietà autentica che ha aiutato molti a sentirsi meno soli.

Attività dell’associazione

Oggi l’Associazione Parkinson Insubria coinvolge circa 150 persone tra Cassano Magnago, Gallarate e Busto Arsizio. Gli incontri avvengono due o tre volte alla settimana e offrono un supporto fondamentale per i malati e le loro famiglie.

Tra le attività proposte: ginnastica e fisioterapia per mantenere attive le capacità motorie, stimolazione cognitiva per rallentare il decadimento mentale, supporto psicologico per affrontare la malattia con maggiore serenità, terapie alternative come la tangoterapia, la musicoterapia e l’arteterapia. A questo si aggiungono vacanze di gruppo, momenti di svago e condivisione (negli anni sono stati a Riccione, Andalo in Trentino e quest’anno andranno a Jesolo)

Oltre a queste iniziative, l’associazione organizza incontri formativi mensili per informare i malati e i loro familiari sulle nuove terapie e sulle evoluzioni della ricerca scientifica.

Un messaggio di speranza

Per Mario Bardelli, la missione dell’Associazione Parkinson Insubria non è solo offrire servizi, ma soprattutto aiutare le persone a uscire di casa e affrontare la malattia con maggiore consapevolezza. Il coinvolgimento attivo nella comunità, il movimento e il confronto con gli altri sono elementi essenziali per migliorare la qualità della vita.

La sua storia è un esempio di come, attraverso l’arte e l’impegno sociale, sia possibile trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e di aiuto reciproco.

Laura Vignati