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Milano | 04 marzo 2025, 09:52

“Felicissima jurnata” all’Elfo Puccini: novella dalla realtà struggente

Ultima creazione della compagnia napoletana Putéca Celidònia, vincitrice del Premio Hystrio-Iceberg 2024

“Felicissima jurnata” all’Elfo Puccini: novella dalla realtà struggente

Il quinto appuntamento con la rassegna NUOVE STORIE porta all’Elfo Puccini “Felicissima jurnata”, ultima creazione della compagnia napoletana Putéca Celidònia, vincitrice del Premio Hystrio-Iceberg 2024, in programma dal 4 al 9 marzo 2025.

Lo spettacolo

Felicissima jurnata è un raccolto “en-plein air” di uno spaccato della vita quotidiana a Napoli, nei “bassi” del Rione Sanità. Un lavoro che cerca di cogliere l’essenza di un’umanità che si accompagna ogni giorno tra la semplicità e la solitudine, tra la disperazione fatta arte ed i suoni di una città dalle mille contraddizioni ma per questo unica. L’esperienza vissuta da Putéca Celidònia, rifacendosi a “Giorni felici” di Samuel Beckett, è stata vissuta con intensità particolare visto che nel Rione ha realizzato diversi progetti teatrali, mettendo anima e corpo all’interno dei “bassi”, le tipiche abitazioni al piano terra con ingresso su strada, dove sono state raccolte testimonianze di donne e uomini che ne vivono costantemente i ritmi e le difficoltà. Un’umanità varia e caratterizzata da persone che hanno sempre vissuto queste mura, spesso neppure “evadendo” oltre il quartiere per mancanza di mezzi economici, tanto da porre davanti al quesito “…non è forse questa una prigionia? E se lo è, si vive con consapevolezza?”. Con la naturalezza di chi sa entrare nell’animo umano, il racconto si dipana attraverso le voci dei veri protagonisti, Assunta, Pasqualotto, Angela e di tutti gli altri abitanti del Rione Sanità, con quelle sonorità che rendono il filo della storia ancora più vera. L’ottima drammaturgia e regia di Emanuele D’Errico, i bravissimi Antonella Morea e Dario Rea e le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità si incastrano in un concerto di voci restituiscono un senso di felicità pur in giornate sempre uguali tra le ombre dei vicoli partenopei,

Putéca Celidònia

Nasce alla Scuola per Attori e Registi del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, diretta da Luca De Filippo. Innumerevoli i lavori prodotti, tra cui la pluriennale esperienza con i ragazzi del Carcere Minorile di Nisida.

Puteca è in dialetto napoletano la bottega, deriva dal greco apothéke. Il verbo di origine è composto da apò + tìthemi che significa “porre da parte”. L’idea fu quella di italianizzare questa parola conservando l’origine partenopea, senza restarne però vincolati. La celidonia invece è una pianta erbacea che nasce spontanea nelle zone abbandonate del bacino del Mediterraneo, pertanto viene definita infestante. Il nome deriva dal greco chelidòn (=rondine), perché porzioni di pianta vengono strofinate dalle rondini sugli occhi non ancora aperti dei piccoli. Il latice caustico aprirebbe i lembi di pelle consentendo ai rondinini di vedere. L’unione delle due parole illustra la visione di teatro, un luogo di esperienza che mette da parte e custodisce tante cose che vengono poi illustrate attraverso il teatro.

Continuare a cantare, sperare, illuderci: è la metafora della vita, quella più difficile ma allo stesso tempo che poco chiede se non uno spiraglio di felicità che spezzi il buio dei “bassi” che albergano nel nostro quotidiano. Da questa dignitosa esistenza trarremo interessanti insegnamenti, perché fragile non sia sinonimo di perdente ma di forza interiore, spesso sottovalutata e di cui si è ignari testimoni.

“Felicissima jurnata”

Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano

Orari: martedì ore 21:00 | mercoledì e giovedì ore 20:00 | venerdì ore 20:30 | sabato ore 19:30 | dom. ore16.30.

Prezzi: intero € 34 | 65 anni € 20 | online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021

uno spettacolo di Putéca Celidònia

drammaturgia e regia Emanuele D’Errico

con Antonella Morea e Dario Rea e con le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità

scene Rosita Vallefuoco - musiche originali Tommy Grieco - suono Hubert Westkemper, luci Desideria Angeloni - costumi Rosario Martone - produzione Cranpi, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Putéca Celidònia - in collaborazione con La Corte Ospitale – Forever Young 2022 con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e di C.RE.A.RE Campania Centro di residenze della Regione Campania

Vincitore del premio Giuria Popolare - Dante Cappelletti 2021, Finalista di Forever Young - La Corte Ospitale 2022, Premi Ubu 2023: nomination come miglior attrice e miglior scenografia

Giuseppe De Carli

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