Busto Arsizio - 04 marzo 2025, 18:56

Nuove antenne per telecomunicazioni in piazza della stazione a Busto, allarme e raccolta firme del Cse

Il Comitato Salute Elettromagnetica comunica di avere saputo dell’istallazione grazie alla rete civica di monitoraggio, esprime preoccupazione e torna a chiedere una moratoria per gli impianti. L'attacco: «Mentre il Comune discute sulle regole le compagnie telefoniche procedono. È inaccettabile»

La posizione in cui verrebbero installate le nuove antenne, in base alle informazioni reperite dal Comitato

Il Cse – Comitato salute elettromagnetica segnala: nuove antenne per telecomunicazioni (5G) in arrivo a Busto. Stando alle informazioni reperite dal Comitato, saranno installate in piazza Volontari della Libertà, sul lato opposto e alla stazione ferroviaria, dunque in una zona densamente abitata e a breve distanza dalla scuola Tommaseo. Se la notizia fosse fondata, piomberebbe nel periodo in cui si dovrebbe affrontare il tema in una commissione consiliare (fine ultimo, dichiarato dal vicensidaco e assessore all’Urbanistica, Luca Folegani: arrivare a un regolamento, vedi QUI) mentre il Comitato chiede una vera e propria moratoria sul posizionamento di ulteriori impianti. Nel caso specifico, fonte di particolare preoccupazione è proprio dla vicinanza alle aule scolastiche, distanti più o meno 100 metri in linea d’aria dalle nuove antenne. Di seguito, il comunicato del Cse che annuncia una petizione e fornisce indicazioni per segnalare eventuali, ulteriori installazioni.

Grave preoccupazione per la salute degli studenti dell'Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo, una delle più importanti istituzioni educative della nostra città, dopo la decisione di installare due antenne di telecomunicazione 5G sul condominio di Piazza Volontari della Libertà, civico 7, situato nelle immediate vicinanze della scuola. La scelta del condominio di concedere l'installazione delle antenne appare motivata esclusivamente da interessi economici. I proprietari hanno accettato le offerte delle compagnie telefoniche senza considerare minimamente le gravi conseguenze che questa decisione potrebbe avere sulla salute degli studenti della vicina scuola. Il compenso offerto per l'occupazione del tetto ha evidentemente avuto la precedenza su qualsiasi preoccupazione per il benessere della comunità e, in particolare, dei più giovani. 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) raccomandano espressamente l'applicazione del principio di precauzione per l'installazione di impianti di telecomunicazione in prossimità di edifici sensibili come le scuole, dove bambini e adolescenti potrebbero subire gli effetti dell'esposizione a lungo termine ai campi elettromagnetici considerati “potenzialmente cancerogeni”. 

Urgente Richiesta di Moratoria per gli impianti: ”È inaccettabile che mentre il Comune sta ancora discutendo le regole per disciplinare queste installazioni, le compagnie telefoniche procedano ignorando qualsiasi considerazione sulla tutela della salute dei nostri studenti," denuncia il CSE. "E ancora più grave è vedere come alcuni cittadini mettano il profitto personale davanti alla salute collettiva, specialmente quella dei bambini." Il CSE ha avviato una petizione per chiedere l'immediato blocco del progetto e proporre soluzioni alternative, come il posizionamento delle antenne in aree industriali o in zone meno densamente abitate, lontano da edifici scolastici. "Il Comitato Salute Elettromagnetica non resterà a guardare mentre la salute dei nostri studenti viene messa a rischio," dichiarano i portavoce del CSE. "Invitiamo tutti i cittadini responsabili a unirsi alla nostra battaglia per garantire un ambiente scolastico sicuro." La questione del “Nuovo Piano” sarà discussa in Commissione comunale a metà marzo, sotto la guida del Consigliere Roberto Ghidotti, con l'obiettivo di definire un "Nuovo Regolamento Comunale sulle Antenne" che tuteli in particolare i luoghi sensibili: scuole, asili, ospedali e quartieri residenziali. I cittadini preoccupati possono utilizzare il canale WhatsApp del CSE per segnalare nuove installazioni attraverso l'iniziativa "SOS CSE" (https://shorturl.at/3zkwn), contribuendo alla rete di monitoraggio civico che il Comitato ha attivato con priorità sulla protezione della città

Redazione