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Busto Arsizio | 03 marzo 2025, 14:11

Al volante con visori che simulano l’ubriachezza. A Busto la prevenzione è “pratica”

«Non il solito predicozzo». L’iniziativa “6 a zero? Allora vai!” del Lions Club Busto Host intende sensibilizzare i ragazzi sui rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza coinvolgendoli attraverso una “prova concreta”. Protagonisti 75 studenti di tre istituti superiori

Al volante con visori che simulano l’ubriachezza. A Busto la prevenzione è “pratica”

Sensibilizzare i ragazzi sui rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza coinvolgendoli attraverso una “prova pratica”, più accattivante rispetto alle tradizionali lezioni frontali. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “6 a zero? Allora vai!” promossa dal Lions Club Busto Arsizio Host con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione della Polizia locale. Zero, come il tasso di alcolemia per i neo-patentati.
Il progetto è rivolto agli studenti in questa situazione che potranno guidare un’auto indossando visori speciali capaci di simulare la guida in stato di alterazione.

L’iniziativa

Verranno coinvolti circa 75 studenti che frequentano il quinto anno di tre istituti superiori della città: il liceo artistico Candiani-liceo coreutico musicale Bauch, l’Ite Tosi e il liceo scientifico a indirizzo sportivo Pantani.

Il progetto prevede una prima parte informativa a cura della Polizia locale in programma lunedì 10 marzo nella sala Tramogge dei Molini Marzoli. Sarà incentrata su responsabilità penale e civile nella guida, norme fondamentali di guida sicura, incidentalità stradale causata dall’alterazione dovuta ad alcol o stupefacenti.

La seconda parte più pratica si terrà in tre giornate di marzo al “campo pratica moto” di via Formazza. Ciascun partecipante effettuerà due prove di guida seguendo un apposito percorso. La prima in condizioni normali, la seconda con visori speciali capaci di simulare la guida in stato di alterazione (con tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro e 1,1).
Saranno utilizzati dei veicoli con doppi comandi forniti dall’autoscuola Autosport di Matteo Vodola, che metterà a disposizione anche degli istruttori qualificati.

Un test da replicare e ampliare

«È un progetto interessante che può efficacemente far comprendere quali rischi si corrano utilizzando l’auto in stato di ebbrezza. A volte i giovani non se ne rendono pienamente conto», osserva l’assessore alle Politiche educative Chiara Colombo, affiancata dal sindaco Emanuele Antonelli.

«Ci fa piacere proporre dei service con un’utilità pratica e tangibile – sottolinea Gianfranco Zilioli, presidente del Lions Club Busto Arsizio Host –. È una prima edizione sperimentale che intendiamo replicare e ampliare nei prossimi anni. Crediamo possa essere un esperimento molto interessante, non solo il “classico predicozzo”. I ragazzi potranno toccare con mano cosa significhi guidare in una condizione di non sicurezza».

«Dopo Roma e Brescia, Busto è la terza città in Italia che propone questa iniziativa», rimarca Gaetano Felli, affiancato da Mario Gallazzi ed Emanuele Gambertoglio.
Importante il coinvolgimento della Polizia locale, in particolare della vicecomandante Cristina Fossati e del vicecommissario Alessandro Morelli. «Vogliamo dare un taglio “forte”, con esempi e filmati – anticipa il comandante Stefano Lanna –. Vedere le cose, le tipologie di incidenti, permette ai ragazzi di capire che cosa possono combinare mettendosi alla guida dopo aver bevuto più di quanto previsto». Ricordando che, durante i primi tre anni dall’ottenimento della patente, il limite del tasso di alcolemia è pari a zero.

Riccardo Canetta

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