Un totale di due anni e mezzo di squalifica per i giocatori del Beata Giuliana. Mano pesante del giudice sportivo in merito all'incontro che ha visto la squadra bustocca affrontare gli altomilanesi del San Giorgio.
Nel comunicato pubblicato questa settimana dalla sezione varesina della Lega Nazionale Dilettanti, infatti, l'organo giudicante ha interdetto la possibilità di scendere in campo fino alla fine di giugno del 2027 a N.D., calciatore del sodalizio rossoblù. Il parapiglia nasce dopo un contatto in area ospite, con la decisione del direttore di gara che scontenta il Beata Giuliana.
Questo quanto riporta il comunicato in merito alla gara valevole per il ventesimo turno del Girone A di Terza Categoria varesina: «Espulso per aver pronunciato frase blasfema – recita il comunicato pubblicato dalla sezione varesina della LND - , dopo la notifica si avvicinava al Direttore di Gara con atteggiamento minaccioso e con una certa violenza colpiva con una manata il volto dello stesso procurando momentaneo dolore e protestando ulteriormente ritardava l'uscita dal terreno di giuoco. Dopo circa 2 minuti veniva allontanato dai compagni. Successivamente proferiva ripetute e gravi frasi offensive e minacciose per poi assumere un comportamento ingiurioso. Il comportamento configura una condotta violenta, condotta che rientra tra quelle che, tra l'altro, determinano l'applicazione delle sanzioni previste dal CU della F.I.G.C. n. 104/A del 2014 e per tale motivo la sanzione va considerata ai fini dell'applicazione delle misure amministrativa previste dall'Art. 16 comma 4bis del Codice di Giustizia Sportiva nel testo approvato dal Consiglio Federale della F.I.G.C. n. 256/A del 27-01-2016».
Insieme al primo calciatore, che dovrà saltare l'ultima parte di questo torneo e anche le prossime due stagioni, quattro turni di squalifica sono state affibbiate a T.C. e a C.D., entrambi per «comportamento ingiurioso nei confronti dell'Arbitro».
La società guidata da Fabio Luoni ha già presentato le proprie scuse agli organi federali: «Abbiamo già mandato una mail in Federazione - afferma il presidente del Beata Giuliana - chiedendo scusa per quello che è successo, la violenza non dovrebbe mai entrare in un campo da calcio e ci dissociamo dal comportamento tenuto dai nostri tesserati, giusto pagare quando si sbaglia.
Il nostro giocatore afferma di non aver colpito l'arbitro e personalmente non sono riuscito a vedere bene la situazione. Come società, però, pur dovendo garantire la sicurezza fuori dal campo, non possiamo pensare di avere il controllo su tutto quello che succede in campo».