/ Politica

Politica | 28 febbraio 2025, 15:21

Ferrara (M5S): «Governo assente mentre l’industria varesina affonda. Le parti sociali non possono essere lasciate sole»

Antonio Ferrara, deputato del Movimento 5 Stelle, critica l'incapacità del Governo di trovare soluzioni concrete per la crisi Beko, che sta causando esuberi e difficoltà negli stabilimenti italiani. L'azienda riduce gli esuberi, ma intanto assume in Turchia, e il futuro di siti come Siena e Cassinetta rimane incerto. Ferrara sollecita l'intervento del Governo per proteggere il sistema industriale italiano e garantire il sostegno ai lavoratori

Antonio Ferrara, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Attività Produttive

Antonio Ferrara, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Attività Produttive

«Il 27 febbraio al MIMIT si è svolto un altro incontro sulla crisi Beko, ma ancora una volta il Governo ha dimostrato di essere incapace di offrire soluzioni concrete per tutelare i lavoratori. Mentre l’economia nazionale attraversa una fase di stagnazione e la provincia di Varese soffre per la mancata crescita industriale, il rischio è che questa crisi diventi un colpo definitivo per il nostro tessuto produttivo» afferma Antonio Ferrara, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Attività Produttive.

Beko: esuberi ancora troppo alti, mentre in Turchia si assumono nuovi lavoratori
Durante l’incontro, Beko ha annunciato una riduzione degli esuberi negli enti di staff e ricerca, da 678 a 600 unità, ma resta un taglio pesantissimo per i lavoratori coinvolti. «Non possiamo accettare che mentre qui si licenziano centinaia di lavoratori, in Turchia la stessa azienda preveda nuove assunzioni nella divisione Ricerca e Sviluppo del lavaggio. È l’ennesima dimostrazione di come l’Italia sia sempre più sacrificata nei giochi delle multinazionali, con il beneplacito di un Governo che finge di negoziare ma non ha il coraggio di difendere il nostro sistema industriale».

Siena, Cassinetta e il futuro dell’industria italiana
Tra i nodi irrisolti rimane il sito di Siena, per il quale non esiste ancora un piano chiaro di reindustrializzazione. «Se il Governo non interviene con strumenti concreti per attrarre nuovi investitori, rischiamo una chiusura definitiva che lascerà un’intera città senza uno dei suoi presidi produttivi storici» avverte Ferrara.
Per Cassinetta di Biandronno, gli investimenti promessi non sono sufficienti a garantire stabilità: 136 milioni di euro non evitano infatti 350 esuberi e il passaggio a turni diurni unici, riducendo la capacità produttiva. «In una provincia come Varese, dove la crescita industriale è ferma da mesi, perdere altri posti di lavoro aggraverebbe ulteriormente una crisi già pesante».

Le parti sociali non possono essere lasciate sole
Ferrara sottolinea l’importanza del ruolo dei sindacati in questa vertenza: «Fim, Fiom, Uilm e Uglm stanno facendo un lavoro straordinario per difendere i lavoratori, ma non possono essere lasciati soli in questa battaglia. Il Governo deve assumersi le sue responsabilità, garantendo strumenti sociali adeguati per evitare licenziamenti e accompagnare i lavoratori in percorsi di reindustrializzazione reali e non solo sulla carta».

La richiesta delle parti sociali è chiara: una soluzione complessiva per tutti gli stabilimenti e le divisioni impiegatizie, con strumenti concreti per la sostenibilità sociale degli esuberi e un piano industriale credibile che dia garanzie sul futuro della produzione in Italia.

Ferrara: «Senza una strategia, il Governo sarà complice della crisi»
«Non basta convocare tavoli tecnici e fare finta di mediare tra le parti. Se il Governo non mette in campo una strategia industriale chiara, sarà il primo responsabile della perdita di migliaia di posti di lavoro. Il tempo delle promesse è finito: servono risposte concrete per il futuro di Cassinetta, Siena e di tutto il comparto industriale italiano» conclude Ferrara.

Prossimi incontri: Il negoziato proseguirà presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 14 marzo.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore