Attualità - 26 febbraio 2025, 07:03

Violenza sulle donne: in 230 si sono ribellate e hanno trovato aiuto da E.VA Odv

Il centro antiviolenza svela gli impressionanti numeri del 2024 per la sede di Busto e gli sportelli di Gallarate e Ferno: «Orgogliosi di quanto abbiamo realizzato e determinati ad andare avanti per questa strada. Nessuna deve più vivere nella paura»

La presidente Barni e la coordinatrice Di Pilla

«Il Centro Antiviolenza E.VA Odv si conferma un porto sicuro per le tante donne che ogni giorno, anche in questo territorio, trovano la forza di ribellarsi e riemergere da situazioni di violenza fisica e psicologica. In un contesto sempre più critico, dove i femminicidi sono la drammatica punta dell’iceberg di dinamiche complesse e terribili (che popolano spesso le mura domestiche e attraversano ogni ceto sociale), la realtà con quartier generale a Busto Arsizio sta portando avanti il proprio sforzo con grande abnegazione, sia sul fronte operativo, sia in quello della sensibilizzazione».

A parlare è lo stesso centro, che rilancia il proprio impegno dopo un 2024 che viene definito intenso e ricco di sfide. A questo proposito la presidente Emilia Barni ha rivolto un messaggio di «profonda gratitudine per il lavoro svolto dal team di professioniste e il supporto ricevuto da amici, istituzioni, sponsor e volontari».

I numeri purtroppo parlano ad alta voce. L'anno scorso il Centro ha accolto circa 230 donne nella sede di Busto Arsizio e gli sportelli di Gallarate e Ferno. Di queste, 160 sono state accompagnate in un percorso di assistenza personalizzato, mentre 12 donne, insieme ai loro figli minorenni, sono state ospitate in case rifugio, dove hanno trovato sicurezza e supporto per ricostruire il proprio futuro.

«Siamo molto orgogliosi di quanto abbiamo realizzato e anche determinati ad andare avanti per questa strada», afferma la presidente Emilia Barni. «I risultati raggiunti certamente ci ripagano della fatica, ma allo stesso tempo ci dicono che serve fare ancora di più, spronandoci a proseguire in un cammino tanto complicato quanto necessario per assistere chi vive situazioni molto gravi. Non smetteremo di impegnarci per costruire un mondo in cui nessuna donna debba più vivere nella paura».

«Ancora una volta – aggiunge la coordinatrice Cinzia Di Pilla – è stato un viaggio faticoso ma necessario, reso possibile dal supporto di una rete territoriale di alto profilo e ormai consolidata. Se tante donne sono state aiutate, lo dobbiamo a tutti gli attori che entrano in scena ad ogni emergenza: magistrati, forze dell’ordine, operatori sanitari, avvocati, psicologi e responsabili delle case rifugio. Ma con loro anche il mondo della scuola, gli ordini professionali e le realtà aziendali che ci aiutano a intercettare le situazioni di pericolo e a intervenire, collaborando nelle attività di formazione».

Questo sistema virtuoso - si sottolinea - è stato sostenuto dalla passione del pacchetto di volontarie a cui è affidata l’attività di promozione, sensibilizzazione e raccolta fondi, svolgendo un ruolo insostituibile.

Tanti sono stati i progetti portati avanti da E.VA Odv negli ultimi mesi. In collaborazione con Gi Group è stata condotta l’iniziativa “Nessuno escluso”, grazie alla quale oltre dieci donne hanno trovato un impiego, dando avvio a un percorso di autonomia. La “Risottata contro la violenza sulle donne” è stata un evento solidale che ha mostrato come un gesto semplice possa veicolare messaggi potenti di vicinanza e sostegno. Da non dimenticare anche il progetto “Creativamente parlando” che ha preso per mano molte donne introducendole a laboratori di yoga, percorsi di uncinetto e massaggi terapeutici che le hanno aiutate a riscoprire forza e creatività. Indimenticabile - si conclude - è stato l’evento “La bellezza del coraggio”, organizzato in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne e capace di celebrare la resilienza e il potere trasformativo del coraggio.

Redazione