“Agitazioni”, il festival teatrale del Circolo Gagarin, è alle porte. «Questa proposta – contestualizza Giacomo Rogora – si inserisce in una cornice ampia, un macro-progetto in quattro festival con il quale abbiamo vinto un bando di Fondazione Comunitaria del Varesotto. Parliamo di due iniziative note, “Cine underground” e “Lingua comune”, e due nuove. “Innesti” sarà incentrato sulla sostenibilità, parola e concetto abusati cui vogliamo restituire senso. Poi c'è, appunto, “Agitazioni”».
Maria Chiara Vita, direttrice artistica della rassegna in partenza il 7 marzo: «Il festival tratterà tematiche che sono un vero e proprio motore di sconvolgimento. La violenza, per esempio, la sovraesposizione mediatica, il binomio potere/dialogo, la vendetta, anche nella formula del revenge porn, il rischio del viaggio, quello di chi è costretto a emigrare per conquistarsi una vita migliore. Avremo con noi Viandanti Teatranti, Radice Timbrica Teatro, Teatro Periferico. Con Abdoulaye Ba parleremo del libro autobiografico “In inferna”, dal Senegal all’Italia passando per il Sahara e il Mediterraneo. L’8 ospiteremo Francesca Astrei, autrice di “Mi manca Van Gogh", un monologo che si è guadagnato grande attenzione, ha vinto il Milano Fringe Festival 2023 ed è approdato a teatri importanti come l’Elfo Puccini».
Non mancano laboratori e un’open call: gli artisti del territorio possono esplorare il tema “Agitazioni” e presentare le loro opere, digitali e fisiche (entro il 2 marzo, info@circologagarin.it, info sul sito del circolo). «Il pubblico potrà votare i lavori. In palio, l’abbonamento al festival “Lingua comune”, coerentemente con l’idea di espandere gli interessi, di fare incontrare».
Di seguito, le descrizioni dettagliate di spettacoli e laboratori, sul sito del Gagarin info e link per la partecipazione a singoli eventi e abbonamento all'intero festival.
7 marzo, ore 21:00
LA CVLLA di Fabrizio Bianchi e Alessandro Grima, Viandanti Teatranti
Durata spettacolo: 75 minuti
Uno studio televisivo, ospiti speciali, un ambiguo presentatore, giornalisti, autori e spettatori. Tutto ruota attorno alle sfide, a volte giocose, altre volte pericolose e violente, che i due concorrenti dovranno superare.
Alessandro e Fabrizio, due persone comuni e sconosciute col sogno di diventare famosi, vengono selezionati per fare un reality show, “LA CULLA”, in cui verrà messa a dura prova la loro resistenza alle condizioni del programma televisivo, che periodicamente li fa sfidare l’uno contro l’altro per eleggere un vincitore.
I protagonisti accettano di farsi rinchiudere in un piccolo appartamento sotto il continuo controllo delle telecamere in modo che il voyerismo del pubblico possa nutrirsi delle immagini della loro vita quotidiana e della loro competizione nelle sfide che sono chiamati a preparare.
Lo spettacolo ripercorre, in forma cronologica destrutturata, l’intero periodo della messa in onda, con interviste a spettatori appassionati, psicologi e gli stessi autori del programma. Il pubblico vedrà così ricomporre la cronologia degli eventi davanti ai propri occhi fino ad impattare con la realtà.
Come vittime sacrificali tutti i personaggi dello spettacolo si sottopongono inconsapevolmente ad un processo mediatico teso a inculcare nell’opinione pubblica pensieri, parole, immagini che elevano la banalità e la mediocrità a modello estetico ed etico, rendendoli di fatto un esempio da ammirare e imitare.
8 marzo, ore 21.00
Mi manca Van Gogh di Francesca Astrei
Durata spettacolo: 50 minuti
Una guida turistica, di fronte all’esposizione di un quadro di Van Gogh, diviene portavoce della costante ricerca de “le parole giuste da dire al momento giusto” e delle difficoltà nell’affrontare il dolore di una perdita. All’interno di una visita guidata in un museo, il commento ad un quadro di Van Gogh da parte di una giovane guida turistica si trasforma in un flusso di coscienza che tesse un legame tra la vita dell’artista olandese e l’esperienza di un’amica di infanzia della narratrice. Storie apparentemente distanti, ma accomunate dalla violenza di una società in grado di rendere le scelte dell’individuo eterodirette.
8 marzo, dalle 14 alle 17
Riflessi – un dialogo tra fragilità e potere.
Laboratorio a Cura di Radice timbrica teatro
Con Chiara Savoia e in collaborazione con Massimiliano Megale.
Il breve laboratorio teatrale intende esplorare la relazione con l’altro, soprattutto nelle situazioni di conflitto. Partendo dalla consapevolezza di quanto sia complesso mettere in discussione le proprie certezze, lavoreremo sul dialogo. Attraverso il teatro, daremo voce alle nostre battaglie interiori ed esteriori, indagando i meccanismi che alimentano l’aggressività e le dinamiche di potere nelle relazioni.
9 marzo, ore 18:30
In inferna di Teatro Periferico e Abdoulaye Ba
reading e presentazione libro
Abdoulaye Ba legge e interpreta alcuni brani del suo libro IN INFERNA. Racconta la storia del viaggio migratorio dell’autore: costretto a lasciare il Senegal alla ricerca di una vita migliore, attraversando Paesi stranieri, il deserto del Sahara, le prigioni libiche e il Mar Mediterraneo, fino al suo approdo in Italia. Qui, conosce il teatro e recita con la compagnia Teatro Periferico negli spettacoli “Con me in Paradiso” e “Abdoulaye e Mamadou non sono morti”, con cui gira importanti festival e teatri.
Al termine del reading Abdoulaye Ba e Dario Villa, rispettivamente autore e curatore dell’autobiografia, e la regista Paola Manfredi, si intratterranno con il pubblico.