«Commemoriamo in Parlamento uomini che sono testimonianza per tutti noi di impegno e dedizione, di umanità e di professionalità. Il nostro ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustafa Milanbo sono stati uccisi in un agguato in Congo, mentre svolgevano la loro funzione pubblica, mentre servivano e rappresentavano la nostra Patria nel mondo. Erano troppo giovani per morire, ma non erano troppo giovani per rappresentarci». Lo ha detto la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, vice capogruppo alla Camera, durante la commemorazione di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci, uccisi il 22 febbraio di 4 anni fa.
«Non chiedevano di essere eroi, ma di essere interpreti autentici del miglioramento della società, con i loro studi, con il loro lavoro, con la fatica, con il cuore e la curiosità. Conosciamo la loro tensione al bene comune dal loro sguardo, che tutti noi abbiamo imparato a conoscere, dai loro atti, dal buono che la loro vita e il loro sacrificio continuano a generare nella comunità, nelle scuole persino in quel Congo dove continuamente scorre sangue. Dobbiamo ribadire – ha aggiunto Gadda - l'impegno a proteggere i nostri servitori dello Stato mentre operano nei contesti più complessi. Assicurare alla giustizia terrena mandanti e responsabili del loro agguato è un dovere morale per tutti noi in quest'aula. La vicinanza mia e del gruppo di Italia viva alle famiglie si traduce oggi nell'affetto e nell'impegno che ribadiamo per la ricerca della verità e della giustizia».