In un panorama internazionale segnato da incertezze geopolitiche, da guerre, da tensioni su possibili dazi, Bottega spa elabora, da tempo, una via commerciale innovativa che, fin qui, ha assicurato costanti crescite nella vendita dei suoi vini e dei suoi distillati. Una strategia fuori dagli schemi per consolidare la propria presenza all’estero. E’ una delle poche aziende italiane ad esportare in ben 165 paesi e quindi ad avere una netta visione dell’andamento economico in ogni parte del mondo. Sottraendosi alla dipendenza dei tre grandi poli commerciali, Usa, Cina e Ue dove, peraltro in troita il 78% dei suoi ricavi, l’azienda vitivinicola veneta sta svolgendo una grandissima e attiva programmazione commerciale, puntando sulla qualità, sul Made in Italy, verso Paesi cosiddetti minori ma che portano successo.
Bottega punta sulla Repubblica Dominicana, sul Togo, su Israele, su Brasile, Nepal, Sudafrica, Maldive e decine di altre aree che assicurano un buon fatturato annuo e che sono sempre in crescita. Così facendo l’azienda non è “schiava” di eventuali dazi, di tensioni di guerra, di improvvisi cali economici. Bottega spa ha chiuso il 2024 con un fatturato di 96 milioni di euro ai quali devono aggiungersi i 37 milioni che incassano i Prosecco Bar nel mondo, rivisitazione in chiave moderna delle vecchie osterie veneziane dove bere un buon bicchiere di vino e mangiare stuzzichini o un piatto caldo al bancone o al tavolo.