Di sassolini, ne toglierà parecchi come di consueto. Con ironia e con garbo, stile Tarlisu. Antonio Tosi Pedèla ieri non poteva essere presente alla conferenza stampa di presentazione del Carnevale Bustese 2025 (LEGGI QUI), ma è al lavoro per il momento che segnerà l'avvio della festa: la consegna delle chiavi di Busto nelle sue mani da parte del sindaco Emanuele Antonelli.
Di materiale, assicura, ce n'è parecchio e ancora sta prendendo nota. Anche i bustocchi possono aiutare il Tarlisu sui temi più caldi, alcuni facilmente intuibili (vedi alla generica voce "strutture", per non spoilerare): dove segnalare? Be' anche in diretta, domenica 2 marzo, il Tarlisu non si scompone. Ma poi la maschera facilmente raggiungibile. Meno la sua valigia dei sogni, tanto amata dei bambini, che sfodera per la festa: i sogni mica si possono portare in giro tutti i giorni.
Attendendo dunque il primo round (che sarà seguito dalla sfilata dell'8 marzo), Tosi ribadisce il senso profondo del Carnevale bustocco, con una maschera dedicata al lavoro, insolito in questo mondo: «Il Carnevale - insiste - non serve solo per tirare coriandoli o fare sfilate, ma incarnare una popolazione di imprenditori visionari e operai che si sfasciavano la schiena». Il progresso di Busto era (è) costruito da entrambi, giorno dopo giorno.
È la diciannovesima fatica per Pedèla, quindi superata la maggiore età ormai si procede con crescente sapienza. «Il Carnevale è la festa dell'asino - rimarca - e gli asini sono animali estremamente intelligenti«.
Settimana prossima ci saranno due sindaci, anzi tre se consideriamo che quello di Sacconago è indicato scherzosamente ma non troppo in Ginetto Grilli da parecchi anni: «Ginetto è il mio maestro di dialetto e di vita - spiega il Tarlisu - come un altro grande, Angelo Azzimonti».
Ma ripetiamo, Tarlisu, le si possono fornire ispirazioni per il discorso? »Ispirazioni certo - risponde - basta che non siano e ordini, perché sono libero e bello da 19 anni».
Ci si vede domenica 2 marzo alle ore 12 in piazza Vittorio Emanuele e se il meteo remerà contro, nella sala del consiglio comunale: più ufficiale di così. In quella cornice, la maschera porterà con sé la famosa valigia dei sogni: e i bimbi, assicura, potranno toccarla e viaggiare con la fantasia insieme a lui.
La sfilata sarà sabato 8 marzo con partenza da via Zappellini alle ore 14.30 (via Zappellini, via Volta, piazza Manzoni, corso Europa, via Einaudi, via Mazzini, piazza Trento e Trieste, via Daniele Crespi, piazza Garibaldi, via Fratelli d'Italia).