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Politica | 18 febbraio 2025, 12:40

Fratelli d’Italia verso congressi unitari nelle tre grandi città. Nodo Varese ancora da sciogliere

Il termine per presentare le candidature scadrà sabato. Nel capoluogo probabile convergenza su Enrico Argentiero, ma l’anima del partito che fa riferimento a Romana Dell’Erba attende ancora “garanzie”. A Busto e Gallarate verranno confermati per acclamazione Alberto Falciglia e Francesca Caruso

Da sinistra: Argentiero, Falciglia e Caruso

Da sinistra: Argentiero, Falciglia e Caruso

Con l’elezione a presidente del circolo di Luino e Valli di Dario Sgarbi, domenica scorsa si è aperta la stagione dei congressi di Fratelli d’Italia. Le assemblee proseguiranno sino alla seconda metà di marzo, ma il momento clou sarà quello del prossimo fine settimana, quando andranno al voto gli iscritti della tre principali città della provincia: Varese, Busto Arsizio e Gallarate.

L’auspicio dei vertici del partito, scontato ed esplicitato dal coordinatore provinciale Andrea Pellicini, è di andare incontro a congressi «il più possibile unitari».
Un augurio che vale a maggior ragione per le città più grandi. Ed è probabile che si vada verso questa direzione.

Occhi su Varese

Probabile, non ancora certo, perché se a Busto e Gallarate non ci saranno soprese, per quanto riguarda Varese il discorso non è ancora chiuso.
Ieri sera, lunedì, durante una riunione si è fatto un passo avanti, non ancora l’ultimo, verso una convergenza sulla figura di Enrico Argentiero, attualmente uno dei tre vicecommissari di Luigi Zocchi, insieme a Giossi Montalbetti e Salvatore Giordano.

La possibilità di un congresso “contendibile” era infatti concreta, con l’area che fa riferimento a Romana Dell’Erba pronta a giocarsi la partita. Con in campo direttamente la consigliera regionale. E con la convinzione di uscirne vincitrice.
Dell’Erba, però, ieri ha aperto alla possibilità di fare un passo indietro, salvaguardando l’unità del partito ed evitando così che emerga plasticamente l’immagine di un circolo così importante spaccato, dopo i tumulti del recente passato placati con l’arrivo del commissario Zocchi.

A fronte di del sostegno ad Argentiero, Dell’Erba attende la garanzia di “pesare” nella stanza dei bottini del partito. Vale a dire poter esprimere la metà della nuova segreteria. Con l’impegno che le decisioni debbano essere prese con l’avallo unanime di tutta la segreteria, così da poter dire la propria in vista delle scelte politiche da compiere nel prossimo futuro, a partire dalla discussione sul candidato sindaco.
La strada sembra tracciata, ma c’è tempo fino a sabato 22 febbraio per presentare le candidature al congresso fissato per il 2 marzo. Il tempo per un colpo di scena, insomma, non manca.

A Busto e Gallarate nessuna sorpresa

Più tranquilla la situazione a Busto Arsizio. Con il gazebo di domenica scorsa è stata di fatto “ufficializzata” (anche se non formalmente) la conferma di Alberto Falciglia.
Improbabile che il primo marzo qualcuno contenda la leadership del circolo a colui che lo guida da un paio d’anni. E che ora verrà confermato dagli iscritti per acclamazione.

Situazione analoga a Gallarate: anche qui si voterà il primo giorno di marzo e anche qui ci sarà una conferma. Il nome “di peso” è quello di Francesca Caruso, assessore regionale alla Cultura e vicepresidente provinciale del partito. Dopo il passo indietro di Stefano Romano, dallo scorso settembre Caruso ha preso le redini del circolo gallaratese. Ed è intenzionata a non cedere il passo e a continuare a seguire in primissima persona le vicende politiche della città, nonostante i numerosi impegni richiesti dal ruolo in Regione.

Riccardo Canetta

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