A Busto Arsizio lo sconto sulla tariffa rifiuti per le famiglie composte da ultrasettantenni non sarà più applicato a tutte le utenze che rientrano in questa casistica.
Lo segnala un lettore, che ci scrive di aver ricevuto da Agesp l’informazione che «lo sconto sulla tariffa rifiuti del 30% applicata dal Comune per le famiglie composte da anziani, ultrasettantenni, non sarà più applicato, a meno di presentare un attestato Isee inferiore a 9.350 euro».
«Per superare detta cifra – osserva – basta avere un appartamentino di proprietà e prendere una pensione sopra al minimo».
Agesp conferma che «le agevolazioni sono cambiate sulla base del nuovo regolamento comunale per l’applicazione della tariffa puntuale che è stato approvato dal Consiglio comunale con delibera 87 del 16 dicembre. Le formule di agevolazione che sono contenute nel regolamento si basano sulle nuove disposizioni Arera». Una situazione analoga a quella della domiciliazione bancaria della Tarip.
Alla base di queste nuove disposizioni, osserva la società di Busto, c’è un concetto di equità rispetto all’intera comunità (oggi, ad esempio, i pensionati potrebbero avere meno difficoltà nel pagare la bolletta rispetto a un giovane senza lavoro).
Così, mentre prima era previsto il 30 per cento di sconto per tutti gli over 70, adesso va dimostrato che esiste una necessità. Il criterio, fa notare Agesp, è uniforme a quello adottato per le utenze energetiche.
Il lettore si rammarica che, in alcuni casi, vi è di fatto un aumento rispetto a prima, osservando che non sono gli anziani «che producono un sacco azzurro ogni due mesi, un sacco giallo ogni mese e un paio di bottiglie di vetro» a «intasare la raccolta di rifiuti».
Agesp ricorda che con il nuovo meccanismo della Tarip la parte variabile della tariffa considera l’effettiva produzione di rifiuti.