Il grande amore per lo sport, a partire dall'atletica, ma anche una certezza: se c'era qualcosa in cui credeva, Romano Pinciroli combatteva fino all'ultimo.
E così ha fatto Romano, scomparso oggi a 86 anni a Busto Arsizio: i funerali verranno celebrati giovedì 20 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale del Redentore, preceduti dalla recita del rosario alle 10.45. Il suo Redentore, il quartiere dove ha vissuto e per cui si è impegnato. Ma non solo. In tanti hanno conosciuto Pinciroli per l'attenzione che ha sempre richiesto alle istituzioni verso l'atletica appunto e verso le periferie, che avevano diritto alla medesima dignità delle zone centrali della città.
«L'atletica era il suo grande amore, il suo mondo per tanti anni - dice la moglie Giuseppina - e si è sempre impegnato fino all'ultimo». Lui stesso l'aveva praticata, poi aveva interrotto l'attività dopo un infortunio. Presidente della Pro Patria Atletica e riferimento Fidal, si era battuto in modo incessante perché la città avesse la pista che meritava, e così è nato l'impianto dedicato ad Angelo Borri a Sacconago.
Ma Romano era noto anche per il suo impegno civico: presente tutte le volte che poteva in consiglio comunale, un esempio in un'epoca in cui si fa fatica a votare, figurarsi a presenziare alle sedute in Comune. Lui era spettatore vigile, ascoltava, si confrontava, prendeva a cuore con tutto se stesso i problemi da risolvere e da portare all'attenzione dell'amministrazione. «Per lui le cose o erano bianche o nere - continua la moglie - E si doveva sempre combattere per ciò che era giusto. I suoi valori erano questi».
Si potrà salutare in questi giorni Romano anche alla Casa funeraria "Le Origini Mismirigo" in viale Sicilia 5 (8.30-12/14-18).