Busto Arsizio - 15 febbraio 2025, 08:30

LA STORIA. "Mi illumino di meno". Ma chi si sposta in carrozzina per strada deve usare già la torcia

Torna l’iniziativa nata vent’anni fa per promuovere il risparmio energetico e per ridurre lo spreco in generale. Con un "però": documentato anche sulle strade bustocche per le persone sulla sedia a rotelle

foto d'archivio

 “M’illumino di meno” è la campagna nazionale, ideata e promossa dalla  trasmissione Caterpillar di Rai Radio 2, che dal 2005 porta avanti l’intento di sensibilizzare sulle tematiche energetiche invitando gli ascoltatori a ridurre quotidianamente i consumi proprio partendo dagli spegnimenti simbolici di quella giornata. Se consideriamo i dati raccolti, non si tratta solo di un simbolo perché la manifestazione del 16 febbraio fa registrare un evidente calo dei consumi di energia elettrica, nei minuti successivi all'avvio dell'iniziativa, in tutto lo stivale.

L’edizione  di quest’anno mette al centro il tema della  moda e la partecipazione alla campagna cresce ogni anno con un numero sempre maggiore di adesioni da parte di comuni, scuole, aziende ed enti pubblici, anche a Busto Arsizio (LEGGI QUI). Questo continuo incremento è stato riconosciuto dallo stato italiano nel 2022 quando il parlamento ha trasformato “M’illumino di meno” in legge istituendo il 16 febbraio come Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Questa XXI edizione, che sta coinvolgendo anche il Parlamento europeo di Strasburgo, nella nostra penisola durerà dal 16 fino al 21 febbraio. Si parte quindi domenica con il consueto invito a spegnere per qualche minuto i palazzi istituzionali, le piazze, i monumenti… giornata durante la quale ci si augura una massiccia adesione di singole persone con un piccolo gesto privato perché, come insegna la favola del  colibrì, se ognuno fa la sua parte si può arrivare a lanciare un importante messaggio collettivo per il risparmio energetico e il miglioramento delle nostre vite.

Purtroppo però c'è un problema: la situazione dell'illuminazione, anche a Busto.

Mi viene da sorridere quando in occasione della giornata di “M’illumino di meno” si spengono “x” vie o piazze solo “per alcuni minuti per richiamare l’attenzione al tema del risparmio energetico. Lo spegnimento sarà di pochi minuti per garantire comunque la sicurezza delle persone”… ma se io alle 19.00 abitualmente devo usare la torcia per segnalare la mia presenza alle automobili, di cosa stiamo parlando?

La torcia non è solo per rendermi visibile ma anche per illuminare la strada davanti a me per  evitare scossoni, avvallamenti, buche e feritoie dentro cui le ruote si possono incastrare e causare (lo so per esperienza) intoppi, ribaltamenti, cadute…

Certo, c’è da sottolineare l’impegno del Comune per ridurre l’impatto energetico con l’installazione –già da qualche anno- dell’illuminazione pubblica con lampade led in linea con le normative in materia di inquinamento luminoso. Ma questi lampioni non fanno luce intorno, o meglio illuminano soltanto lo spazio a cono rovesciato sotto di essi, quindi la domanda che mi pongo è: risparmio energetico o sicurezza? Un bel dilemma…

Mercoledì sono uscita per un aperitivo con due compagne di liceo che non abitano a Busto; la loro silenziosa domanda su come  mai avessi  due catarifrangenti arancioni sui raggi delle ruote della mia sedia a rotelle e una  torcia tra le mani, è stata ben  presto soddisfatta senza bisogno di troppe parole.

Valentina Bottini