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Politica | 14 febbraio 2025, 15:11

Pd all’attacco del governo: «Tagli indiscriminati, Comuni usati come bancomat»

«Una mazzata» denunciata dal senatore Alfieri, dal consigliere regionale Astuti e dalla segretaria provinciale del partito Bernardoni: «Per i Comuni del Varesotto un taglio di 18 milioni nei prossimi cinque anni. Colpiti i servizi per le famiglie»

Pd all’attacco del governo: «Tagli indiscriminati, Comuni usati come bancomat»

«Dal governo arriva un taglio pesante per gli enti locali». È l’allarme del Partito Democratico della provincia di Varese, che denuncia una mannaia per i Comuni che, avverte, andrà a incidere sui servizi ai cittadini.
Per i Comuni della nostra provincia, denuncia il Pd, si parla 18,8 milioni in cinque anni: 1,8 milioni nel 2025; 3,6 milioni il prossimo anno, altrettanti nel 2027 e 2028; quindi 6,1 milioni nel 2029. A questi si aggiungono 1,8 milioni complessivi per quanto riguarda la Provincia.

A mobilitarsi è lo stato maggiore del partito: il senatore Alessandro Alfieri, il consigliere regionale Samuele Astuti e la segretaria provinciale Alice Bernardoni. «Li chiamano accantonamenti per contribuire al contenimento dei saldi di finanza pubblica. Di fatto congelano dei soldi e costringono a metterli in un capitolo non utilizzabile».

«Una mazzata»

«Tagli lineari pesanti che incidono sulla spesa corrente, sulla carne viva: servizi sociali, istruzione, viabilità – attacca Alfieri –. Devono iniziare un percorso di rientro e seguire le regole del patto stabilità. E così si taglia in maniera indiscriminata, a prescindere che si tratti di amministrazioni virtuose o meno».

Così, «anche i Comuni che hanno un avanzo di amministrazione non possono non utilizzare quei soldi. Lo chiamano accantonamento, ma di fatto è un taglio». 
Per la provincia di Varese si parla di oltre 18 milioni: «Una mazzata che incide sui servizi dei cittadini. Daremo battaglia in Parlamento, Samuele lo farà in Regione e con Alice faremo sapere come il governo, anziché premiare gli enti virtuosi, dice che quei soldi non si possono toccare».

Battaglia anche in Regione

«Questo taglio – protesta Astuti – mette in evidenza lo spirito del governo: usare come bancomat gli enti locali, che si trovano a dover finanziare gli enti superiori. Nelle interviste parlano di autonomia, ma gli atti vanno contro le autonomie locali. E vengono colpite le spese correnti in un periodo molto complicato. L’anno scorso c’è stata un’esplosione di spese per i servizi sociali e ora, a bilanci approvati, i Comuni saranno costretti a fare variazioni e Consigli comunali ad hoc. È una decisione presa sulla pelle delle amministrazioni locali e quindi dei cittadini».

Il Pd è pronto a portare il tema al Pirellone: «Il Consiglio regionale, nei suoi principi, ha espresso l’importanza dell’autonomia delle amministrazioni locali. Se lo credono davvero, devono essere insieme a noi in questa battaglia».
L’auspicio di Astuti è che «anche le amministrazioni di centrodestra vogliano fare fronte comune e si attivino per cancellare un’operazione ingiusta e iniqua».

«Pagano le famiglie»

«Si parla tanto di autonomia e di tutela della famiglia – aggiunge Bernardoni –. Ma se le amministrazioni non possono più finanziare i servizi fondamentali, le persone che pagano per prime sono le famiglie. Noi siamo convinti che tutte le famiglie vadano tutelate, ma questo lo si fa mettendole in condizione di usufruire di servizi fondamentali che sono erogati dai comuni».

Riccardo Canetta

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