Lo scorso giovedì 23 gennaio, l’associazione politico-culturale PoliticaMente ha organizzato a Busto Arsizio un incontro pubblico dal titolo "Spazi verdi, quartieri vivi – Una visione per San Michele", focalizzandosi sull’attuale progetto di realizzazione di un parcheggio in asfalto accanto alla chiesa di San Rocco. Il progetto, finanziato con un investimento pubblico di 179.000 euro, ha sollevato numerosi dubbi tra cittadini e associazioni locali, generando un ampio dibattito sul futuro del quartiere di San Michele e sulla più generale rigenerazione urbana della città.
Un punto centrale dell’incontro è stato il contrasto tra il progetto di asfaltatura e la volontà di preservare e valorizzare il prato di San Rocco. Le conclusioni sono state sintetizzate dal sociologo Enrico Tacchi, che ha dichiarato: «È necessario un progetto ampio per il quartiere che valorizzi questo spazio verde. Trasformarlo in un parcheggio asfaltato sarebbe la soluzione peggiore. Il verde offre benefici estetici e climatici importanti per la qualità della vita».
A distanza di alcune settimane, però, si registrano pochi sviluppi da parte dell’Amministrazione Comunale, ad eccezione di una dichiarazione polemica dell’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Luca Folegani, che ha rilasciato un commento sulla stampa. Un intervento che non ha portato contenuti concreti e che sembra distante dalle proposte emerse durante l’incontro di PoliticaMente, al quale, pur invitato, il vicesindaco non ha partecipato. Questo silenzio lascia interrogativi sulla reale attenzione dell’Amministrazione alle preoccupazioni espresse dai cittadini e dalle associazioni locali, tra cui la petizione di Legambiente, che ha raccolto oltre 2.300 firme contro il progetto.
In questo contesto, PoliticaMente ritiene fondamentale mantenere vivo il dibattito e proseguire nella mobilitazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e l’Amministrazione sull’importanza di un approccio più sostenibile e inclusivo ai progetti di mobilità e alla rigenerazione urbana.
Come riportato dalla stampa, PoliticaMente non si è limitata alla critica, ma ha presentato anche proposte concrete. Alcuni studenti di architettura del Liceo Candiani hanno ideato e presentato una bozza di progetto per la riqualificazione del prato di San Rocco, che prevede l’inserimento di panchine e una fontana, proponendo di destinare una parte dei fondi previsti per il parcheggio a questo scopo.
Inoltre, nei prossimi giorni, PoliticaMente invierà all’Amministrazione Comunale la bozza del progetto di riqualificazione, insieme a una nuova versione del progetto di autosilo da 250 posti, proposto dagli Architetti bustocchi Geltrudi e Pellegatta nel 2007. Questa nuova versione tiene conto della necessità di bilanciare il recupero degli spazi verdi con il diritto edificatorio del privato, aprendo la possibilità di restituire al privato il diritto edificatorio, magari in cambio di un’ulteriore area da destinare a verde pubblico.
PoliticaMente è impegnata anche a promuovere il recupero e la valorizzazione degli spazi verdi come luoghi di incontro e socialità. Nei prossimi mesi, saranno organizzati laboratori all'aperto destinati principalmente a famiglie e bambini, con un focus sulla biodiversità e la natura. L’obiettivo è trasformare il prato di San Rocco in un luogo vivibile, inclusivo e fruibile dalla comunità.
Il progetto del parcheggio continuerà ad essere oggetto di discussione in Consiglio Comunale, in occasione della trattazione della mozione presentata dal gruppo consiliare del PD. PoliticaMente confida in un ripensamento dell’Amministrazione Comunale, anche alla luce del vasto supporto popolare espresso dalla petizione di Legambiente.
Nel frattempo, gli avvocati incaricati dall’Associazione hanno analizzato la questione e ritengono che la delibera di Giunta, che ha dato il via libera al progetto, presenti diversi potenziali vizi di illegittimità. Per questo motivo, stanno predisponendo gli atti necessari per presentare ricorso alla Giustizia Amministrativa e, se necessario, bloccare l’avanzamento del progetto, che potrebbe danneggiare l'ambiente, la biodiversità e la qualità della vita del quartiere.
PoliticaMente è convinta che questo intervento non risponda a una vera esigenza di mobilità, ma rischi di alimentare una visione frammentata della città, priva di un progetto organico di rigenerazione urbana, trasformando San Michele in un’area marginale al servizio del centro cittadino.