Sociale - 11 febbraio 2025, 09:51

La musica dei Pink Floyd per aiutare suor Marcella e il suo nuovo progetto in Madagascar

Sabato 15 al teatro Sant'Anna di Busto uno spettacolo che vuole realizzare un sogno: la costruzione di una casa d'accoglienza per i ragazzi

Suor Marcella durante un recente incontro a Olgiate, prima della partenza

La musica dei Pink Floyd per realizzare un sogno: quello di suor Marcella Catozza (LEGGI QUI) e dei bambini in Madagascar. 

L'evento

Sul palco del teatro Sant'Anna a Busto Arsizio sabato 15 febbraio alle ore 21 ci sarà Echoes, tribute band del leggendario gruppo britannico.  Mario Trapani (voce e chitarra), Massimo Trapani (chitarra), Cosimo Pansini (basso), Andrea Celauro (tastiere e synth), Paolo Zanin (batteria), Valentina Colombo (sax alto). Coriste special guests Silvia Venturini di RougeNoir, Annalisa Zanelli e Flora Paparella.

La serata vuole supportare la costruzione di una casa di accoglienza per bambini nel Paese africano, con 100 posti letto: «Qui, saranno accolti bimbi con disabilità (che le famiglie dei villaggi fanno fatica a sostenere) e bambini normodotati che vivono sparsi nella foresta e che, per questo motivo, non riescono ad andare a scuola».  

L'evento è gratuito, ma si chiede una donazione minima di 10€ per sostenere la Fondazione Via Lattea Onlus: si prenotano i posti QUI

Il progetto

Suor Marcella dopo i numerosi anni trascorsi ad Haiti (con la Kay, raggio di luce in un Paese sempre più divorato dalla violenza), si trova appunto in Madagascar. In questi giorni ha fatto il punto della situazione: «Accolti a casa del vescovo ed accompagnati dai tanti amici malgasci, abbiamo incontrato alcuni costruttori per finalizzare l’inizio dei lavori della casa di accoglienza. I nostri architetti hanno elaborato il progetto e una volta ricevuti i disegni li abbiamo sottoposti ai vari costruttori. Le scene non sono molto diverse da quelle haitiane e le prime cifre sparate, sia in termini economici sia in termini di tempistiche, facevano sganasciare dalle risate - e continua - Ed allora, facendo fuori la propria indole nordica di andare subito al punto, inizia una contrattazione che dura ore dove tempi e soldi si riducono del 60/70 %. Alla fine si firmano i contratti e tutti sono contenti. Il costruttore ha quindi iniziato la pulizia del terreno, lo scavo delle fondamenta e sabato 25 gennaio c’è stata la posa ufficiale della prima pietra».  

Sono quindi iniziati i lavori e l'inaugurazione è prevista il 4 ottobre.  «Intanto abbiamo preso contatto con i salesiani di Tana, che hanno un’opera educativa straordinaria: 300 ragazzi, di cui 150 residenti nella loro struttura e 150 che la sera tornano a casa - spiega ancora la missionaria bustocca - Ragazzi che non sono mai andati a scuola, molti cresciuti in strada, ragazzi che non avrebbero un futuro se non avessero incontrato quel pezzo di Chiesa nato dal carisma straordinario di don Bosco. Ragazzi che studiano nella scuola professionale interna e che imparano un lavoro che li restituirà alla vita: meccanico, agronomo, falegname.... Tutto gratuito! E al completamento del corso di studi vengono collocati presso le imprese che collaborano con i padri salesiani. Il laboratorio di falegnameria produce mobili e ci siamo rivolti a loro per gli arredi della casa: letti a castello per i bambini, letti singoli per volontari ed educatori, armadi, librerie, scrivanie, tavoli e sedie... un lavoro importante che aiuterà l’opera a continuare a generare speranza nei giovani malgasci». 

Redazione