È il momento giusto: la crescita del turismo in provincia è uno stimolo a guardare avanti e investire su un motore che merita la debita attenzione e può fare la differenza per la nostra economia nel futuro. Al Kick-off di Fondazione Varese Welcome (avvenuta questa mattina alla Bit 2025 in Fiera Milano, leggi qui) risuonano le voci di chi ha lanciato l’iniziativa e di chi ha sostenuto e aderito con entusiasmo.
La prima non può che essere quella del presidente della Camera di commercio di Varese Mauro Vitiello: l’ente che ha creduto e mosso il primo, deciso passo. Dopo questo confronto in fiera, si è più carichi che mai. «Non è un inizio dal punto di vista del turismo della nostra provincia – premette – perché i numeri sono interessanti anche senza la Fondazione, e li abbiamo visti oggi. Ma quello che vuole fare la Fondazione stessa, è mettere a sistema le capacità di tutto il territorio provinciale e far sì che amministrazioni, Camera di commercio e altre entità al di fuori della provincia stessa possano collaborare». L’obiettivo è dunque adoperarsi «perché il turismo diventi un'entità importante anche a livello economico nel nostro territorio. Che possa ragionare in maniera strutturale e che possa avere delle visioni con degli obiettivi da raggiungere insieme alle amministrazioni stesse».
In questo modo, non racconteranno il valore del territorio i soli numeri, prosegue il presidente, «ma anche la capacità di attrarre investimenti e di consolidare quello che è un turismo che sicuramente potrà fare la differenza».
L’incremento dei turisti stranieri richiede un impegno particolare: «Sì, sono affascinati dal nostro aspetto naturalistico, dalla capacità di poter pedalare in qualsiasi tipo di contesto, di camminare, di ammirare, di poter sedersi anche a tavola e degustare piatti tipici». Ecco un’altra sfida per la Fondazione: «Il turismo straniero è sempre più esigente e noi dovremo essere capaci di cogliere queste richieste per trasformarli in servizi puntuali», conclude Vitiello.
Piena condivisione da parte della Provincia di Varese con il presidente Marco Magrini, che parte innanzitutto dal concetto di rete: «Da quando ho questo ruolo, ho cercato di fare rete con i sindaci del territorio, ma anche con la Camera, aziende, scuola, sindacati per le crisi del lavoro. È necessario metterci insieme e uno degli aspetti fondamentali per lo sviluppo della nostra provincia nei prossimi 10, 15 anni è il turismo». La Provincia è pronta a fare la sua parte, ad esempio sul fronte della cultura, con la Regione: «Anche le piste ciclabili sono un argomento interessante che dobbiamo continuare a sviluppare. La gente è alla ricerca del benessere… cammina, va in bicicletta, vuole ambienti sani e bellissimi come i nostri».
Ecco il senso di questa mattinata: «Dobbiamo lavorare insieme. La Regione ci aiuta, la Provincia coordina insieme alla Camera di commercio e dobbiamo portare a casa questo risultato per il bene dei nostri cittadini».
Venti i Comuni che hanno risposto all’evento di oggi, abbiamo raccolto alcuni pareri e progetti.
Raffaele Simone, sindaco di Azzate, esprime tutta la convinzione per questo progetto: «Ringrazio Camera di commercio che si è adoperata e fa da punto di raccordo per noi tutte piccole amministrazioni. Stiamo già cercando di fare rete con altri Comuni e abbiamo aderito alle Piane Viscontee, la logica ormai è questa. Ma anche oggi questo messaggio emerso è fare rete per portare turismo e cambiare l’indole della provincia di Varese, che non è solo industriale». Esistono tutti i requisiti per credere in quest’altra identità: «Le bellezze ci sono e Azzate ne ha parecchie dal punto di vista culturale come paesaggistico».
A Lavena Ponte Tresa il momento è favorevole, come hanno svelato i dati turistici del Ceresio. Commenta il sindaco Massimo Mastromarino: « Importante aderire alla Fondazione e noi siamo stati tra i primissimi a farlo». Gli sforzi messi in campo in questi anni, sono stati ripagati: «Sì, dalle presenze raddoppiate sul lago dal 2019 alla Via Francisca del Lucomagno che diventa dorsale importante e parte da Lavena Ponte Tresa. Si stanno raccogliendo dunque i frutti, ma c’è bisogno di fare squadra. Abbiamo bisogno di farla crescere e di essere all'interno di una rete più grande». Il Comune ha dunque raccolto l’invito della Fondazione «e porterà anche la sua esperienza, la conoscenza del territorio che ormai ha».
Lo sport è stato uno dei temi chiave e Laveno Mombello è pronta ad accogliere un evento speciale: il campionato mondiale di deltaplano classe sport a giugno. Mentre si scrive un altro capitolo della vocazione sportiva della provincia, si è pronti a volare con molta concretezza attraverso la Fondazione, spiega il sindaco Luca Santagostino: «È un’ulteriore iniziativa che la Camera di commercio, per noi un punto di riferimento, sta portando avanti e si inserisce in un contesto di progetti sostenuti da questo ente ormai da anni per la promozione del territorio. Che cosa ci aspettiamo? Che ci sia una regia, una strategia unica con visione imprenditoriale capace di mettere in rete gli amministratori locali».
Una direzione imprescindibile è la valorizzazione della connettività dei servizi pubblici. Durante la mattina si è citata la carenza di collegamenti per un gioiello come Santa Caterina del Sasso. «Sì – risponde il sindaco - abbiamo una ferrovia che arriva da Cadorna a fronte lago, la navigazione, ma ci manca un collegamento tra Laveno e un patrimonio eccezionale quale Santa Caterina». Il Comune di Laveno si sta muovendo con l’ente camerale e con le Officine dell’Acqua, «un'associazione nata sul nostro territorio per il recupero del valore storico delle imbarcazioni» Riassegnati i posti barca del Ponto Antico attraverso l'autorità di bacino, si sono riservati 21 posti alle barche storiche e due a battellini di noleggio con conducente per raggiungere Cerro, Santa Caterina e la sponda piemontese.
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