Valle Olona - 10 febbraio 2025, 18:47

VIDEO. Oasi felina di Castellanza, tante storie e tanto amore: porte aperte per aiutare i gatti

Oggi aspettano una famiglia una settantina di mici: si può optare per l’adozione classica o quella a distanza. Importantissimo è microchippare gli animali

Porte aperte nelle scorse ore all’Oasi felina di Castellanza dove Il pubblico ha potuto curiosare al mercatino dedicato a San Valentino, fare merenda, visitare il rifugio, conoscere i gatti che ci abitano e le persone che si prendono cura di loro.

Gli amici pelosi che arrivano nella struttura di via Jucker hanno storie diverse. Ci sono i trovatelli oppure gli animali recuperati dopo un investimento. Ci sono felini che la morte ha separato dal loro padrone e ci sono gatti che non sono stati accolti dai parenti dopo che il loro anziano umano è entrato in casa di riposo.

Tutti i tipi di adozione

Ad occuparsi della settantina di mici ospiti del rifugio sono i volontari di Cuori e Zampe odv, presieduta da Daniela Sironi, fondatrice dell’Oasi. Sono loro ad illustrare come è possibile aiutare i quattro zampe senza famiglia attraverso le adozioni “classiche” e quelle a distanza.

Chi ha la possibilità, può decidere di portarsi un micio a casa. Anche se in questo caso la presidente avverte: «I gatti devono stare all’interno dell’abitazione oppure, se proprio devono uscire, occorre sorvegliarli, altrimenti siamo da capo. L’adozione è una questione di responsabilità. Inoltre bisogna essere consapevoli che il gatto ha le sue esigenze e che è una scelta per la vita».

Proprio questa è una nota dolente. «Quello che notiamo – afferma la Sironi – è che rispetto al passato c’è meno consapevolezza che il gatto deve durare tutta la vita. Infatti, a differenza di qualche anno fa, sono aumentati gli abbandoni da parte dei privati».

Per chi non può portarsi a casa un quadrupede, c’è sempre l’adozione a distanza. «Basta compilare un modulo – dichiara Roberta, una delle volontarie – e indicare il nome del gatto che si intende adottare. A nostra volta mandiamo il certificato di adozione a distanza e la foto del micio».

L’importanza del microchip

Microchippare gli animali è fondamentale: i volontari insistono in modo particolare su questo aspetto. Senza di esso infatti molto spesso le tracce del felino si perdono, sempre che quest’ultimo avesse un padrone.

Quando un quattrozampe viene recuperato, l’associazione ne dà notizia tramite i propri canali, pubblica le sue foto sulla pagina Facebook, ma risalire alla famiglia diventa davvero arduo. Con il microchip invece sarebbe diverso.

Sostegno economico e volontari

Quali sono le necessità dell’associazione? «Abbiamo bisogno sia di aiuti economici, perché tra alimentazione, visite dal veterinario e il resto i costi sono altissimi, – dice la numero uno di Cuori e Zampe – sia di volontari, soprattutto in settimana. Per ora siamo una quindicina, ma avremmo bisogno di qualcuno in più che abbia qualche ora libera nel pomeriggio».

La presidente conclude con una speranza: «che vi sia maggiore consapevolezza nell’avere un gatto e nel considerarlo come parte della famiglia».

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Mariagiulia Porrello