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Storie | 07 febbraio 2025, 09:00

Aaron, il giovane campione bustocco di scacchi che gioca a occhi chiusi

Studente del liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio: la sua passione è nata per caso, ma grazie a studio e determinazione ha raggiunto traguardi importanti, qualificandosi per i nazionali. Ha conquistato podi in diversi tornei, dimostrando una straordinaria capacità di vedere oltre la scacchiera. Ispirato da Bobby Fischer

A soli 16 anni, Aaron Anthany Croos ha già dimostrato di essere un talento straordinario nel mondo degli scacchi. Studente della classe 3F del liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio, Aaron non è solo un appassionato giocatore, ma ha affinato un’abilità che lascia tutti senza parole: riesce a giocare a scacchi a occhi chiusi, visualizzando la scacchiera nella sua mente e rispondendo alle mosse degli avversari con una sicurezza impressionante.

Una passione nata per caso

Di origini srilankesi, ma nato e cresciuto a Busto Arsizio, Aaron si è avvicinato agli scacchi quasi per gioco, grazie a un amico che ha scaricato un’app sul cellulare. Da quel momento, è stato amore a prima vista. Ha iniziato a studiare le basi del gioco su YouTube, poi ha perfezionato la sua tecnica partecipando al corso del Chess Club nella sua scuola.

La sua prima vera sfida è stata un torneo regionale, a cui si è iscritto senza troppe aspettative. Ma il suo talento ha subito fatto la differenza: non solo ha partecipato con successo, ma è anche riuscito a qualificarsi per i campionati nazionali. Da quel momento, la sua crescita è stata inarrestabile.

I successi nei tornei

Aaron ha partecipato a diversi tornei, tra cui quello di Abbiategrasso, dove è riuscito a conquistare il terzo posto, battendosi contro giocatori di tutte le fasce d’età. Ha poi continuato a competere a Milano, dimostrando di poter tenere testa ad avversari sempre più forti.

Il suo talento nel giocare a occhi chiusi stupisce chiunque lo osservi. «Visualizzo la scacchiera nella mia mente, gli amici mi dicono le mosse degli avversari e io rispondo di conseguenza», racconta con naturalezza. Una capacità che richiede memoria, concentrazione e un incredibile senso strategico.

Scacchi: una scuola di vita

Per Aaron, gli scacchi non sono solo un gioco, ma una vera e propria palestra mentale. «Gli scacchi sviluppano la memorizzazione, la capacità di previsione, la logica e il ragionamento», spiega. Doti che, secondo lui, sono fondamentali non solo sulla scacchiera, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Il suo idolo è Bobby Fischer, il leggendario campione americano noto per il suo stile di gioco aggressivo e imprevedibile. «Mi piace il suo modo di giocare - dice Aaron - ma per me il vero scopo degli scacchi è essere se stessi, non pensare solo alla teoria».

Un futuro da campione

Aaron non ha dubbi: continuerà a partecipare ai tornei e a migliorarsi sempre di più. In famiglia, questa sua passione è motivo di grande orgoglio e sostegno. Il suo talento e la sua determinazione lo rendono un esempio per tanti giovani che vogliono avvicinarsi a questo affascinante gioco.

Con il suo entusiasmo e la sua straordinaria capacità di vedere oltre la scacchiera, Aaron Anthany Croos ha tutte le carte in regola per diventare un grande nome del mondo degli scacchi.

Laura Vignati

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