/ Malpensa

Malpensa | 07 febbraio 2025, 15:34

Malpensa, dai Comitati preoccupazioni e critiche per il Masterplan 2035 e le nuove rotte di decollo

I Comitati dei Cittadini di Varallo Pombia e Malpensa esprimono preoccupazioni per il Masterplan 2035, criticando le rotte di decollo proposte e l'impatto acustico sui comuni limitrofi. Chiedono una gestione più sostenibile dei voli e una definizione di limiti massimi per i movimenti aerei

Malpensa, dai Comitati preoccupazioni e critiche per il Masterplan 2035 e le nuove rotte di decollo

Dopo sei mesi di sperimentazione, il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l'Aeroporto di Malpensa e il Comitato Territoriale Malpensa esprimono preoccupazioni sulla proposta di reintroduzione delle rotte di decollo precedenti, pur con minime modifiche. «Nonostante il fallimento di alcune rotte direzione Lonate Pozzolo e Turbigo, la Commissione aeroportuale sembra intenzionata a riproporre le stesse modalità di decollo, ignorando le problematiche legate alle dispersioni laterali e ai gradienti di salita insufficienti» recita la nota congiunta alla stampa.

Viene sottolineata la mancanza di informazioni complete, in particolare la Relazione tecnica illustrativa della “zonizzazione 2023” di Malpensa, che ha omesso un’adeguata informazione verso i sindaci delle zone coinvolte. I Comitati mettono in evidenza le difficoltà con la modellizzazione AEDT, la quale potrebbe aver utilizzato decolli con spinta ridotta, alterando i punti di inizio decollo e prevedendo un incremento esponenziale dei voli nelle fasce orarie più critiche.

L’analisi degli scenari futuri, descritti nel Masterplan 2035, solleva dubbi sull’efficacia della gestione delle rotte e dei movimenti aerei, con potenziali conseguenze acustiche gravi per i comuni circostanti come Arsago Seprio, Casorate Sempione, Lonate Pozzolo, Maddalena, Golasecca e altre aree del Piemonte. I Comitati richiedono un'attenta valutazione dell’impatto ambientale e una gestione più sostenibile delle emissioni sonore e gassose, insieme a una definizione chiara dei limiti massimi di voli giornalieri, notturni e annuali, per garantire la sicurezza, la salute e la qualità della vita dei residenti.

IL COMUNICATO COMPLETO

«Dopo sei mesi di sperimentazione, dopo aver ignorato la peculiarità delle singole rotte (278-303-308-318/356-039-069/177 direzione Lonate Pozzolo /177 direzione Turbigo), il loro specifico fallimento (eccesso di dispersioni laterali e nei gradienti di salita) la Commissione aeroportuale, è prossima, nonostante tutto, a riproporre con minime varianti le rotte di decollo  altresì note come SID) precedenti.

Lo scenario dei movimenti aerei progressivi indicati dal Masterplan 2035 assume un rilievo contraddittorio per l’impatto acustico registrato.

Le precarietà della zonizzazione, le incertezze operative della sperimentazione dei voli odierna e quella del prossimo periodo, ripropone considerazioni e interrogativi da sempre segnalate dai nostri Comitati.

L’assenza della Relazione tecnica illustrativa della prima “zonizzazione 2023” di Malpensa costituisce il peccato originale e la più grave mancanza di completa informazione nei confronti dei sindaci lombardi e piemontesi e della cittadinanza.

Le evidenze fanno presumere che la modellizzazione AEDT della zonizzazione sia stata elaborata con tutti i decolli dalle testate piste 35 Destra/Sinistra e dalle 17 Sinistra/Destra, ovvero dall’inizio pista con spinta massima di decollo.

La “sperimentazione” dei sei mesi 2024 ha, presumibilmente, utilizzato decolli con spinta “ridotta” e con punti differenziati di inizio decollo per la pista 35 Sinistra e per la pista 35 Destra.

Operazioni di volo si presume obbligate, scaturite dall’incremento esponenziale dei movimenti aerei in determinate fasce orarie.

Ne discende che il Masterplan 2035, esiga e imponga tale gestione delle piste, con punti diversificati di inizio decollo.

L’immagine sottostante, oltremodo evidenziata nella documentazione sottoposta al Parere Positivo della Commissione VIA/VAS del Masterplan 2035, illustra le modifiche delle cosiddette uscite/entrate in pista al fine di, presumibilmente, agevolare tali politiche di incremento del numero dei voli.

L’attivazione di nuovi raccordi di ingresso (da noi evidenziati in colore giallo) per entrambe le piste, determinerebbe, presumibilmente, l’autorizzazione all’ingresso in pista da almeno tre posizioni per l’inizio corsa di decollo su entrambe.

Le precarietà associate ad un sedime aeroportuale limitato, la ridotta separazione tra le due piste, la circolazione a terra - intasata in determinate fasce orarie di maggior traffico - degli aeromobili in movimento dai piazzali e Terminal verso i punti intermedi di decollo, e quelli dopo l’atterraggio dalle uscite veloci, si teme genererebbero criticità da sottoporre ad analisi “safety assessment”.

Lo scenario presumibile, con una disponibilità per decolli da posizioni intermedie, con inevitabili bassi sorvoli - per ridotti gradienti di salita - dei Comuni di Arsago Seprio e Casorate Sempione sulla pista 35 Destra e per il Comune di Lonate Pozzolo sulla pista 17 sinistra, genererebbe un aggravio acustico LVA ed extra cittadini e kmq impattati dei tre Comuni citati.

Altrettante varianti sulla pista 35 Sinistra, assicurerebbero un sostanziale incremento dei voli con bassi sorvoli sulle comunità di Maddalena, Coarezza, Golasecca e dei Comuni oltre il Ticino, vale a dire quelli Piemontesi.

L’incremento dei voli determinerebbe le seguenti conseguenze:

• rilevante aggravio acustico su entrambe le rotte: Est e Ovest.

• incidenze rilevanti in termini di superamento extra dell’LVA per i Comuni di Arsago Seprio, Casorate Sempione e Lonate Pozzolo.

• la contradditoria riduzione dell’impatto acustico LVA (nei termini di kmq e cittadini impattati) per i cittadini dell’Ovest ma un contestuale rilevante incremento degli indici Leq della Classificazione acustica Comunale.

Il contesto operativo soprastante, delineato dalle opere previste nel Masterplan 2035, implicherebbe una ecosostenibilità (livelli di emissioni sonore e gassose) e un livello di compatibilità sociale (criticità in relazione alla sicurezza del volo e del rischio aeronautico per il territorio) tali da imporre un obiettivo di tutela e salvaguardia: la preliminare definizione di livelli massimi di movimenti nell’arco diurno, notturno e tetto annuale dei voli».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore